Dimarco si racconta: ”Giocare all’Inter è un sogno”, poi il commento sullo Scudetto!

Federico Dimarco è una delle note più liete in questo avvio di stagione nerazzurro. Il laterale italiano ha conquistato la titolarità sulla fascia sinistra dell’Inter grazie a sfavillanti prestazioni. Nell’ultima gara contro il Bologna è arrivata anche la prima doppietta in Serie A.

La Gazzetta dello Sport ha intervistato il giocatore della Beneamata in occasione del suo 25esimo compleanno, festeggiato ieri 10 novembre.

Sulla partita contro il Bologna ”La doppietta è stata una bella emozione, ma il regalo di compleanno non me lo sono fatto da solo. Il regalo è di tutta la squadra perché abbiamo vinto insieme ed è ciò che conta.”

Sulle difficoltà dei nerazzurri in campionato – ”La gente critica giustamente le nostre 5 sconfitte in A, che sono troppe, ma mancano ancora tante partite. E, tralasciando il Napoli che ora sta benissimo, le altalene le hanno anche le altre, siamo tutte lì, non è sempre e solo crisi Inter.”

Su una possibile rimonta ”La Juventus una volta ha già rimontato 11 punti e poi pensiamo all’anno scorso: eravamo 8 punti sopra la seconda e abbiamo visto come è finita. Può succedere di tutto nel calcio.”

Sulle sconfitte contro Milan e Juventus – ”Mi ha fatto più male quella contro i rossoneri, anche perché, mi duole dirlo, era meritata. Con la Juve no: avevamo la partita in mano, non ci hanno certo dominato. Ma ci prendiamo le nostre responsabilità perché abbiamo perso per colpa nostra.”

Sul sorteggio di Champions ”Il Porto non era la squadra più facile, anche perché non esiste una squadra più facile. Era la migliore da pescare quello sì, ma dovremo affrontarlo al massimo come fosse Chelsea o City.’

Sull’eredità di Perisic – ”Ivan l’anno scorso ha fatto una stagione straordinaria, era ingiocabile… L’avevo conosciuto quando era appena arrivato qui, poi, quando l’ho rivisto dopo anni, era un altro, a un livello unico.”

Sul DNA Inter ”Il fatto di scendere in campo con lo stemma dell’Inter sul cuore è la cosa più bella del mondo, né più né meno. Io posso solo raccontarvi del mio tifo che nasce dalla famiglia: neanche ricordo la prima volta a San Siro, avrò avuto tre anni. Da lì ho iniziato a seguire l’Inter ed è diventata, in senso buono, una droga.”

Sul rinnovo di Skriniar”Parlo di tutto con lui, tranne che di questo. Deve stare tranquillo perché è fortissimo. Sono scelte sue, ha dimostrato sul campo quanto sia decisivo per noi.”

Su cosa direbbe al Federico bambino”Hai compiuto il suo sogno chiamato Inter. Ecco cosa gli direi.”

FEDERICO LUIGI DI MINGO

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