Alvarez, dalla Roma al Torino: due partite per riprendersi l’Inter

Ricky Alvarez Roma-Inter Coppa ItaliaE’ arrivata qualche giorno fa in casa nerazzurra la notizia che per strappare Paulinho al Corinthians potrebbero non bastare più i famosi 15 milioni della clausola rescissoria. Il club brasiliano non ha bisogno di vendere e, se qualcuno vorrà privarlo di uno dei suoi gioielli, dovrà sborsare una cifra importante (si parla di circa 20 milioni).

Per questo l’Inter,per acquistare il centrocampista dei suoi sogni, potrebbe essere costretta a fare cassa cedendo un altro giocatore. I nomi più caldi sulla lista dei partenti sono quelli di Coutinho e Alvarez: campioncini pronti a sbocciare, si pensava in estate, ma finora poco incisivi e molto discontinui sul piano tattico e fisico.

Proprio Ricky Alvarez ieri sera all’Olimpico ha avuto una chance importante per riscattare una stagione sin qui deludente. Strama lo ha messo in campo negli ultimi minuti della partita, preferendolo a Rocchi e Livaja e mostrando così ancora una volta la sua grande fiducia nell’ex Velez. Questi, pur rientrando da un lungo stop, si è mostrato subito in palla, correndo a tutto campo senza risparmiarsi in nessuna giocata.

Evidentemente la notizia della sua possibile partenza gli deve essere arrivata all’orecchio. Non si spiega altrimenti la grande concentrazione e intensità che ha messo in campo contro la Roma, quando in quasi tutte le sue altre partite in nerazzurro si era distinto più per le giocate di fioretto che per gli affondi decisivi. Un giocatore molto bello da vedere ma poco concreto quando serve; in più molto fragile dal punto di vista fisico: questo era Ricky fino a ieri sera per i tifosi interisti. Che quella romana non sia stata una metamorfosi provvisoria (anche se non del tutto completa visto il vizio mantenuto di non andare in rete), sta a lui dimostrarlo.

Di certo il cambiamento è stato radicale: entrato al posto di uno spento Pereira, Alvarez ha da subito messo in difficoltà un Balzaretti fino a quel momento mai in apprensione, sfiorando almeno due volte la rete e andando a un passo dal servire un assist al bacio a Cambiasso e Palacio. “Bene bene” avrà pensato Strama in panchina. Perché di queste conferme dal giovane numero undici finora non ne erano pervenute. Chissà che anche in sede Branca stia rivedendo le strategie di mercato.

Domenica sera intanto a San Siro arriva il Torino e, vista la solita carenza di soluzioni per il reparto offensivo, Strama potrebbe puntare sull’ex Velez dal primo minuto per dare vivacità a un attacco che ha molto risentito dell’assenza di Cassano.

Starà ad Alvarez giocare con il cuore e la grinta visti ieri e non con la leggerezza abituale. In ballo c’è il suo futuro con la maglia dell’Inter: è arrivato il momento di fare sul serio.

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