Gds – Icardi, eterno argomento di discussione che risponde a suon di gol

Ha appena compiuto 22 anni, ha uno stipendio milionario e vive a Milano. Molti potrebbero pensare a lui come un ragazzino viziato (vedi l’abbigliamento e le scarpe paiettate oro con cui ha lasciato il San Paolo l’altra sera) che si dà alla bella vita milanese. In realtà Icardi è tutt’altro.

Mauro vive per la famiglia, alla sua giovane età è responsabile di 4 bambini a cui fa da padre (i tre maschi che Wanda Nara ha avuto da Maxi Lopez, e Francesca, nata a metà gennaio): “Toglietegli tutto, ma non la famiglia e uno stimolo per fare un gol”.

Un uomo, dunque, nel quale sono racchiusi contemporaneamente il moderno e l’antico. E non solo nella vita privata. Maurito, come definito da La Gazzetta dello Sport, è un attaccante d’altri tempi: segna con entrambi i piedi, non ama uscire dall’area di rigore, ha potenza e tecnica. Il suo opportunismo, poi, gli consente di segnare sempre, dai gol più banali a quelli più difficili. Adesso c’è anche un nuovo numero nel suo vastissimo repertorio: il cucchiaio alla “Zidane” o alla “Totti“, che tirato con classe e precisione riesce a spiazzare il portiere avversario e a far gioire immensamente i suoi tifosi.

Un calciatore così, però, è ancora escluso dalla nazionale argentina, il cui tecnico Martino ha dichiarato: “Non mi piace il suo comportamento, vorrei si parlasse di lui solo per la cose calcistiche”. Mancini, invece, va oltre: Da due mesi si impegna in modo diverso, ha capito come lavorare anche fuori dall’area. E’ fondamentale, segna e segnerà sempre. Icardi come Vialli? Sono diversi, Vialli distruggeva fisicamente gli avversari”.

La conclusione sul rinnovo del contratto “è ancora lontana” aveva dichiarato al termine del match col Napoli, finito in parità proprio grazie al suo splendido rigore. L’Inter, però, è fiduciosa che a breve blinderà il talento argentino dal carattere forte. Forte non soltanto con i deboli, ma anche e soprattutto con i grandi. Perché lui ha dimostrato di non fare gol solo alle piccole. In casa Juve ha bussato due volte e fatto tre centri; qualche mese fa al Marassi non l’hanno accolto nel migliore dei modi, osannando un Maxi Lopez che gli nega la mano nel pre-gara. Tutto ciò lo carica, lo galvanizza ancora di più e Maurito che segna una doppietta, alla faccia di tutto e tutti.

 

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