Sarà un Capodanno coi fiocchi per i tifosi l’Inter, che potranno gustarsi questo inizio di nuovo anno guardando tutti dall’alto. Successo pesantissimo per la Beneamata, che si impone a Bergamo per 1-0 sull’Atalanta e torna al primo posto dopo le vittorie di Milan e Napoli. Tre punti meritatissimi per i ragazzi di Cristian Chivu, che finalmente vincono un big match dopo l’ennesima prova convincente. Nonostante il risultato, però, non mancano alcune insufficienze da parte dei quotidiani.
Inter, Luis Henrique e Bisseck non convincono: la stampa è spietata
Voti molto severi della stampa, che mette nel mirino soprattutto le prestazioni di Luis Henrique e Yann Bisseck. Insufficienze da parte della Gazzetta dello Sport, che assegna due 5.5 ai nerazzurri. Al brasiliano non viene perdonata l’occasione da gol sprecata sullo 0-0, nonostante una partita tutt’altro che negativa: “Gioca la settima partita di fila da titolare e osa di più, come gli ha chiesto Chivu. Ma inserendosi bene spreca una comoda palla gol sullo 0-0“.
Stesso voto anche per il difensore tedesco, colpevole di essersi perso Samardzic in occasione della clamorosa palla gol sprecata dal centrocampista serbo: “Quelle gambe che sembrano trampoli sono un vantaggio da sfruttare. Ma non eliminano le distrazioni: perde Samardzic e per poco non ne derivano guai seri“.
Oltre alla Gazzetta dello Sport, una insufficienza arriva anche da Tuttosport, che assegna un altro 5.5 a Luis Henrique: “I primi che sembrano non contare molto su di lui sono i compagni, visto quanto “pende” a sinistra l’Inter nel primo tempo. Lievita nella ripresa quando sfiora pure il gol: ma lì doveva e poteva fare meglio“.
Luis Henrique, la prestazione non è catastrofica: arrivano segnali di miglioramento
Come detto, si tratta di voti probabilmente fin troppo severi. Per quanto riguarda Luis Henrique, se è vero che si poteva fare di più su quell’occasione sprecata davanti a Carnesecchi, è altrettanto vero che il brasiliano sembra sempre più al centro del gioco. L’ex Marsiglia sta iniziando a carburare: c’è ancora molto da migliorare, ma i segnali positivi non mancano di certo.