L’Inter saluta la Supercoppa Italiana dopo la sconfitta ai calci di rigore contro il Bologna e non affronterà il Napoli in finale. Al termine della semifinale, Cristian Chivu analizza la gara con lucidità, evitando polemiche e puntando sull’atteggiamento della squadra. Le sue parole a Mediaset raccontano un allenatore concentrato sulla crescita del gruppo, consapevole dei limiti ma anche delle risposte positive arrivate dal campo.
Rigori e arbitri: “Non ho nulla da recriminare”
Chivu parte dall’epilogo della partita e dalla sequenza dei rigori, senza cercare attenuanti.
“I rigori sono una lotteria, a me basta coraggio e personalità di dire di andarlo a battere. È un’emozione che in allenamento non si vive e non si esercita”.
Sull’arbitraggio e sugli episodi discussi, il tecnico nerazzurro sceglie una linea netta.
“Non parlo di arbitri e delle loro decisioni. Hanno il Var e possono vedere le loro decisioni. Io mi preoccupo solo del mio gruppo e di come migliorare. Si va avanti a testa alta, si può sbagliare ovunque, non ho niente da recriminare a nessuno”.
L’analisi della partita: dominio nel secondo tempo
Nel racconto di Chivu c’è anche una lettura tattica della gara. Dopo il gol del Bologna, l’Inter ha faticato a trovare continuità.
“Dopo il gol loro hanno fatto una grande pressione e siamo usciti poco, attaccando anche poco la profondità. Nel secondo tempo abbiamo preso il dominio del gioco e messi in difficoltà. Se non riesci a fare gol, si arriva ai rigori ed poi è una lotteria”.

Lautaro in panchina e la gestione del gruppo
Tra i temi più discussi, anche la scelta di lasciare Lautaro Martinez in panchina. Chivu chiarisce la sua decisione.
“Aveva bisogno di riposo, giochiamo ogni tre giorni e lui c’è sempre. Bisogna essere al 100%, non possiamo permetterci di perdere calciatori per strada. Il nostro obiettivo è avere tutta la rosa a disposizione. Tutti meritano di giocare, sono grandi campioni. Abbiamo grandi ambizioni in questa stagione”.
L’Inter esce dalla Supercoppa, ma il messaggio dell’allenatore è chiaro: il percorso continua, con responsabilità e fiducia nel gruppo.