Joao Miranda, ex difensore dell’Inter e dell’Atletico Madrid, ha raccontato un passato difficile con Luciano Spalletti, oggi tecnico della Juventus. L’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport riapre una pagina che il brasiliano non ha mai del tutto dimenticato. Miranda descrive un rapporto complicato, segnato da diverbi tecnici e da una gestione che non ha mai compreso. Le sue parole aggiungono un tassello a quegli anni, vissuti in un ambiente che cercava stabilità e risultati.
Il racconto di Miranda e il rapporto con Spalletti
Miranda ha ricordato la forza e le competenze di Spalletti come allenatore, riconoscendo la sua capacità di incidere sul rendimento della squadra.
“Spalletti? Come allenatore niente da dire, un vincente.”
Il brasiliano ha spiegato che il tecnico era riuscito a riportare l’Inter in Champions League e a costruire una base solida per il futuro. Il problema, secondo lui, era un altro.
“Ma come uomo… lasciamo stare. Il peggior allenatore avuto in Italia in tal senso.”
Miranda ha citato esempi opposti, parlando delle esperienze con Mancini e De Boer.
“Mancini è stato un gentleman, De Boer non è stato capito.”
Le tensioni con Spalletti sono nate da divergenze di campo e da un clima che il difensore non ha mai percepito sereno.

Le tensioni finali e il ruolo nell’ultimo anno
Il brasiliano ha raccontato che Spalletti viveva in un clima di continua diffidenza.
“Viveva col terrore che qualcuno parlasse male di lui.”
Secondo Miranda, pochi calciatori hanno mantenuto un buon rapporto con il tecnico in quegli anni. Il punto di rottura è arrivato durante la sua ultima stagione all’Inter.
“Litigammo per questioni di campo. Non ama chi ha opinioni diverse.”
Da quel momento il suo spazio in squadra è cambiato.
“Dopo quel diverbio ho iniziato a giocare sempre meno. Mi schierava una volta sì e un’altra no.”
Le sue parole descrivono un finale amaro, vissuto tra scelte tecniche difficili da accettare e una comunicazione che non ha mai trovato equilibrio. Oggi l’ex difensore guarda indietro senza rancore sportivo, ma con la convinzione che un rapporto diverso avrebbe potuto portare più serenità a tutti.