L’arbitro Mariani al centro delle proteste tra Napoli e Inter durante il match di Serie A.
Il nome di Maurizio Mariani torna a far discutere. L’arbitro di Napoli-Inter, sospeso per errore tecnico dopo il rigore concesso su Giovanni Di Lorenzo, è stato designato dall’UEFA per dirigere il big match di Champions League tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Una decisione che ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori, riaccendendo le polemiche sul metro di giudizio tra Serie A e competizioni europee.
La gara tra Napoli e Inter aveva lasciato strascichi pesanti. L’intervento su Di Lorenzo, giudicato falloso da Mariani e trasformato in rigore, era costato al direttore di gara la sospensione temporanea decisa da Gianluca Rocchi. Pochi giorni dopo, però, arriva la notizia della sua designazione per PSG-Bayern Monaco, una delle sfide più attese del calendario europeo. Un passaggio rapido da una punizione interna a un incarico di prestigio internazionale che non poteva passare inosservato.
La decisione dell’UEFA ha diviso gli appassionati. Da un lato, chi ritiene che Mariani resti un arbitro esperto e preparato. Dall’altro, chi vede nella scelta una mancanza di coerenza rispetto ai criteri di valutazione applicati in Italia.
Il contrasto tra la sospensione in Serie A e la designazione in Europa mostra quanto differiscano i parametri di giudizio tra i due ambiti arbitrali.
Il caso Mariani riapre così il dibattito sulla gestione degli errori e sulla trasparenza delle scelte. Il Napoli, protagonista suo malgrado dell’episodio, si concentra ora sul campo, mentre Inter e PSG-Bayern si preparano a sfide decisive nei rispettivi tornei.
Al di là della singola decisione, resta la sensazione di una distanza tra percezione pubblica e logiche federali. Gli errori fanno parte del gioco, ma la comunicazione e la coerenza restano fondamentali per la credibilità del sistema. Mariani si ritrova così al centro di un paradosso: criticato in patria, ma ritenuto affidabile in Europa. Una situazione che riflette perfettamente le contraddizioni del calcio moderno, dove ogni fischio può diventare un caso mediatico.