Napoli-Inter, Marelli torna sul rigore: “Da non fischiare. Vi spiego cosa dovevano fare VAR e assistente”

Il rigore assegnato in Napoli-Inter continua a far discutere. L’episodio tra Di Lorenzo e Mkhitaryan ha riacceso il dibattito arbitrale e spinto Luca Marelli, ex fischietto e oggi moviolista per DAZN, a tornare sull’azione. L’analista ha spiegato come il VAR avrebbe potuto gestire diversamente la situazione, sottolineando la responsabilità anche dell’assistente di campo. Una lettura lucida, arrivata a poche ore dal big match di Serie A.

Marelli: “Rigore da non fischiare”

“Mkhitaryan non muove la corsa ed è Di Lorenzo che allarga la gamba e va a cercare il contatto. Si è detto tante volte di non premiare i calciatori che si vanno a cercare un calcio di rigore.”

Un punto cruciale riguarda anche l’intervento della tecnologia.

Il VAR poteva intervenire? Sì, perché non possiamo negare che un contatto c’è, ma il calcio di rigore non doveva essere assegnato e l’assistente doveva avere la forza di non intervenire.”

Marelli ha evidenziato un errore di gestione complessiva, sottolineando come la dinamica dell’azione avrebbe richiesto maggiore equilibrio.

Il ruolo del VAR e la fiducia in campo

“L’arbitro doveva per forza fidarsi dato che era stato chiamato in cuffia.”

Secondo Marelli, l’arbitro ha fatto bene a fidarsi, ma l’episodio ha riaperto il confronto sull’uso del VAR in Serie A e sull’equilibrio tra tecnologia e decisione umana. Un tema che resta centrale, soprattutto in partite delicate come quella del Diego Armando Maradona. Al di là del risultato, resta il valore del confronto e la necessità di chiarezza per il futuro del calcio italiano.

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