Roma – Inter, Chivu tra orgoglio e ambizione: “Siamo forti”, Bonny ed Esposito scalpitano

Alla vigilia della sfida tra Roma e Inter, entrambe protagoniste nella corsa ai vertici della Serie A, Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa mostrando sicurezza e fiducia. L’allenatore nerazzurro ha ribadito l’ambizione della squadra, pronta ad affrontare l’avversario guidato da Gian Piero Gasperini. Tra aggiornamenti sulla formazione e dichiarazioni di carattere, Chivu ha confermato Yann Sommer titolare, chiarito la situazione di Marcus Thuram e aperto alla possibilità di vedere in campo Ange Bonny o Pio Esposito.

Ambizione e mentalità prima della Roma

“Poco conta la fama degli avversari. Ci interessano le nostre ambizioni e la voglia di essere dominanti e fare la nostra partita. La squadra può arrivare in fondo ovunque.”

Con queste parole, Chivu ha sintetizzato lo spirito con cui l’Inter affronterà la trasferta dell’Olimpico. L’allenatore rumeno vuole una squadra concentrata, coraggiosa e capace di imporsi senza timori.

Il match contro la Roma rappresenta un test importante per misurare la maturità dei nerazzurri, reduci da un avvio di stagione convincente. Gasperini ha dato nuova identità ai giallorossi, che si giocano punti pesanti per restare nella zona alta della classifica.

Scelte e alternative offensive

“In porta giocherà dal primo minuto Sommer. Rientro di Thuram? Non so dire quando ritornerà a nostra disposizione.”

L’assenza del centravanti francese obbliga il tecnico a valutare nuove soluzioni in avanti. In questi giorni, ad Appiano Gentile, si sono messi in mostra Ange Bonny e Pio Esposito, entrambi pronti a giocarsi una chance dal primo minuto.

Il tecnico rumeno sceglierà solo all’ultimo chi affiancherà il riferimento offensivo, basandosi sulla condizione fisica e sull’approccio tattico richiesto dalla gara contro i giallorossi.

Il ritorno all’Olimpico

Per Chivu, la sfida di Roma ha anche un significato personale. Da giocatore ha indossato la maglia giallorossa per quattro stagioni, vivendo momenti intensi e conquistando l’affetto della piazza.

“Roma è stata una tappa fondamentale della mia carriera, mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore.”

Ora, da allenatore, torna all’Olimpico con un’altra veste e con la consapevolezza di guidare un’Inter matura, che non teme il peso della storia. La sfida non è solo sportiva, ma anche simbolica: il passato e il presente che si incrociano, con la stessa passione di sempre.