Marotta parla senza filtri prima di Cagliari-Inter: il presidente fa chiarezza su Chivu e poi lancia un messaggio sulla questione stadio.
Dare continuità alla vittoria col Sassuolo: è questo l’obiettivo numero uno in terra sarda dell’Inter di mister Cristian Chivu. La squadra nerazzurra, dopo il successo casalingo ai danni degli emiliani, questa sera torna sotto i riflettori della Serie A per vedersela con il Cagliari di Pisacane.
I sardi si proiettano alla sfida con i meneghini forti di tre vittorie consecutive, ottenute contro Parma, Lecce e Frosinone. L’ultima affermazione è arrivata in Coppa Italia nel match coi ciociari. In campionato, invece, il Cagliari ha sin qui raccolto 7 punti, uno in più dell’Inter. Prima della sfida in terra sarda, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto Beppe Marotta. Il presidente ha fatto chiarezza su due temi principali: Chivu e San Siro.
Marotta lancia un nuovo messaggio sulla questione stadio
Beppe Marotta ha iniziato il suo intervento facendo chiarezza su Chivu: “Intanto le impressioni su Chivu sono positive ma conoscevamo bene il suo profilo fin dalle giovanili ma anche a Parma ha ottenuto risultati. Il suo profilo è adatto al nuovo ciclo, ho letto di cose azzardate su ciò che ho letto in questi giorni. Chivu è oltre la sufficienza sull’aspetto agonistico e mentale”.
Marotta ha poi dichiarato: “Io alle spalle tantissimi anni e sono anche stanco ma giorno dopo giorno so che l’esperienza, al pari passo con la competenza, aiuta. Noi siamo una società che prenderà tutte le decisioni tutti insieme, io sono fautore dello strumento della Lega e una società moderna ne ha bisogno”.
Infine, Marotta ha lanciato un nuovo appello sul tema stadio: “Bisogna vendere San Siro, la città di Milano ha l’esigenza di avere un nuovo stadio e spero i politici che ne possano capirlo. Milan e Inter sono nel Comune di Milano e necessitano di uno stadio nuovo, speriamo che il Comune approvi, ma se non fosse così noi dobbiamo colmare questo gap rispetto ai nostri competitor europei. Negli ultimi 10 anni sono stati costruiti 53 stadi nuovi e in Italia solo 2 e questo dimostra le difficoltà che ci sono nel nostro paese”.