I nerazzurri conquistano tre punti importantissimi contro gli emiliani nel posticipo della Seria A: Chivu ha un nuovo leader.
L’Inter torna a vincere anche in campionato e lo fa contro il Sassuolo di Fabio Grosso. Ieri sera a San Siro i nerazzurri hanno battuto gli emiliani per 2-1 con il gol del ritrovato Dimarco e l’autogol di Muharemovich.
Un risultato che aiuta a ritrovare fiducia agli uomini di Chivu con l’obiettivo di riprendere la testa alta della classifica. La gara di ieri ha messo in luce anche un dato rilevante su un nuovo acquisto nerazzurro arrivato proprio nella sessione estiva di calciomercato.
L’Inter torna a vincere in A: chi è il nuovo uomo del destino per Chivu
Dimarco ritrova il gol dopo sei mesi consegnando all’Inter la vittoria della gara. Il calciatore dal suo ritorno in nerazzurro nella stagione 2021/22 è il calciatore che ha partecipato al maggior numero di gol in Serie A con 16 reti e 19 assist. Ma la sua prestazione non è l’unica degna di nota.
Sucic è il nuovo uomo del destino per Chivu. Il classe 2003, ha servito l’assist decisivo per realizzare la rete dell’1-0 e garantire la vittoria dei nerazzurri. Ma il dato più interessante che riguarda il centrocampista è legato alle sue prestazioni. In quattro gare disputate ha già servito almeno due assist in questa Serie A.
Non è un traguardo da poco, tenendo conto della sua giovane età e del livello di competitività del campionato italiano. Infatti, tra i giocatori che hanno già fornito due assist o più, solo Kenan Yildiz (2005) e Nico Paz (2004) sono più giovani. Questa statistica certifica che Sucic, pur essendo recente arrivo e non ancora al centro delle attenzioni mediatiche come altri, sta guadagnando spazio e fiducia nell’Inter.
Sucic il nuovo leader dell’Inter? Le prospettive
L’ascesa di Sucic rappresenta un’opportunità importante per l’Inter su due fronti: tecnico e strategico. Tecnicamente, offre una risorsa offensiva capace di creare spazi, sfruttare la profondità e servire assist; qualità sempre preziose in un campionato che premia l’equilibrio e la varietà.
Strategicamente, permette a Chivu e allo staff di provare rotazioni più efficaci, diminuendo la dipendenza da titolari consolidati e garantendo freschezza nelle giornate impegnative. Inoltre, questo progresso precoce può diventare un fattore motivazionale per il giovane croato e al contempo un segnale per il mercato: valorizzare i giovani talenti interni può diventare sempre più una linea guida per la società nerazzurra.