“Di calcio non ha mai capito niente, stava sulle p***e a tutti”: l’attacco all’ex Inter è clamoroso

Attacco durissimo dell’ex Inter: la rivelazione lascia sconvolti.

Felipe Melo, ex centrocampista di Juventus e Inter, è tornato a parlare della sua esperienza in nerazzurro ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. È la vigilia della vigilia di Inter-Juventus, e il brasiliano conosce bene entrambe le fazioni.

Nel corso dell’intervista, il brasiliano ha ricordato i mesi vissuti sotto la gestione di Frank De Boer, tecnico che rimase alla guida dell’Inter per un breve e turbolento periodo. Le sue dichiarazioni sull’olandese sono durissime, destinate a far scalpore.

Attacco durissimo: l’ha detto Felipe Melo

“Inter e Juve la mia partita? Bei ricordi. Alla Juve ero giovane e immaturo. Ho commesso dozzine di errori e li ho pagati tutti. Una volta persi palla, il pubblico mi fischiò e mandai tutti a quel paese. Quando rientrai a casa mia moglie mi rimproverò e capii di aver fatto un errore. Nella partita successiva andai sotto la curva per scusarmi. Ero un ragazzino: litigavo con tutti, rispondevo male, ero scontroso e nervoso. Discussi anche con Chiellini, com’è noto. Ormai abbiamo fatto pace: ci siamo salutati con affetto al Mondiale per Club. È stato lui a venirmi incontro e ad abbracciarmi . Un gesto di grande umiltà. C’era anche Infantino. È geniale: sta cambiando il calcio e lo stimo”.

Il retroscena di Felipe Melo
Attacco durissimo: l’ha detto Felipe Melo – (LaPresse) SpazioInter.it

Sì, l’Inter mi voleva già nel 2009, ma Corvino mi disse “o vai a Torino o vai a Torino. Non hai altre scelte”. I bianconeri pagarono la clausola di 25 milioni e infilarono Marchionni nella trattativa. Firenze non la prese bene, mi contestò parecchio: lì è nata la mia prima figlia, ho amato il Franchi e la città come non mai. Se devo scegliere le due squadre italiane a cui tengo di più dico la Viola e, ovviamente, l’Inter”.

“L’Inter è nel mio cuore. A casa ho ancora la prima pagina della Gazzetta dopo un mio gol al Verona, quando andai a baciare mia moglie. Era il 2015, c’è scritto “fuga al bacio”. Quando Mancini mi chiese di venire non esitai un momento, mi dispiace solo di essere rimasto così poco“.

“Frank de Boer di calcio non ha mai capito niente, non è capace. Parlò male anche di Gabigol, chiamandolo “Gabi-ex-gol”. Non parlava italiano, stava sulle palle a tutti nello spogliatoio. Infatti è durato tre mesi e poi ha collezionato disastri ovunque. Grazie a Dio quell’anno arrivò Pioli”.

 

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