Il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, è tornato a parlare della famosa intervista di Lautaro post eliminazione con il Fluminense
In casa Inter si sta adottando un approccio molto diverso rispetto agli ultimi anni. Dopo stagioni all’insegna dell’equilibrio di bilancio, con sessioni di mercato chiuse in pareggio o attivo, quest’estate si è tornati a investire. La nuova proprietà targata Oaktree ha deciso di puntare su profili giovani e dal potenziale, abbandonando la logica dell’instant team, come dimostrato anche dalla scelta di un allenatore meno esperto ma promettente.
Sorprende, però, la quantità di dossier ancora aperti ad agosto inoltrato — una situazione insolita per l’era Marotta. L’affare Lookman, considerato il colpo estivo, sembrava destinato a chiudersi in tempi brevi ma si è invece arenato in una fase di stallo difficile da decifrare. Fino a pochi giorni fa, i tifosi nerazzurri trattenevano il respiro per la clausola di Dumfries, mentre anche il caso Calhanoglu, ufficialmente rientrato, lascia ancora qualche ombra all’orizzonte.
Inter, Zanetti loda Lautaro: “Grande senso di appartenenza” e su Calha…
Chi di interismo e di amore per i colori nerazzurri potrebbe tenere un master universitario è sicuramente Javier Zanetti, storica bandiera del club e oggi in dirigenza con il ruolo di vicepresidente. Di Lautaro e di altre questioni legate al mondo Inter ha parlato in un’intervista a Clank, in Argentina: «Ha un grande senso di appartenenza, con lui l’Inter ha fatto un investimento pensando che nel tempo sarebbe cresciuto».
Sulla celebre intervista post Fluminense, Zanetti ha mostrato grandissima empatia verso il connazionale: «L’intervista dopo l’eliminazione dal Mondiale la posso capire perché è stato un momento così, in cui si è sentito tutta la responsabilità addosso. L’importante è ricostruire e sistemare le cose. Lui e Calhanoglu hanno anche postato una foto insieme, le cose si risolvono parlando».
Inter, Zanetti: “Chivu? Ecco com’è andata”
avier Zanetti ha fatto il punto sulla nuova fase che l’Inter sta vivendo dopo l’addio di Simone Inzaghi. Il vicepresidente nerazzurro ha sottolineato la logica alla base della scelta di Cristian Chivu per la panchina: «È di casa all’Inter, conosce l’ambiente e i valori del club». Una promozione interna, con in mezzo una breve parentesi a Parma, che riflette la volontà di dare continuità a un progetto tecnico, puntando su figure già radicate nella realtà nerazzurra.
Zanetti ha anche rivelato un retroscena sul possibile ingresso di Walter Samuel nello staff tecnico: «C’era la volontà di coinvolgerlo, ma ha preferito rimandare ogni decisione a dopo il Mondiale». Pur in assenza di trofei nella stagione appena conclusa, l’ex capitano ha invitato alla calma: «Serve equilibrio. Negli ultimi quattro-cinque anni l’Inter è sempre riuscita a restare competitiva, e questo resta il nostro obiettivo».