L’ex calciatore della Serie A è uscito allo scoperto: stava per firmare con l’Inter. Rivelazione sorprendente.
L’ex giocatore della Serie A è uscito allo scoperto nel corso della sua ultima intervista alla Gazzetta dello Sport, rivelando che in passato era vicinissimo al trasferimento all’Inter. A svelare il particolare retroscena è stato Vincent Candela.
Candela si espone: retroscena svelato
L’ex ministro della difesa della Roma, Vincent Candela ha svelato un curioso retroscena a margine della sua ultima intervista alla Rosea. In passato, l’ex giocatore è stato ad un passo dall’Inter: “Capello? Era un generale, all’inizio i compagni avevano tutti paura. Pure con lui tanti litigi: quell’estate stavo per andare all’Inter, poi rimasi a Roma e insieme abbiamo costruito un rapporto favoloso. Zeman? Ho litigato con tutti, ma lui di più. Ero giovane: non capivo i gradoni e le corse senza il pallone. Ma ho stima nei suoi confronti, è stato un grande allenatore. E mi ha insegnato il senso del sacrificio e la disciplina”.

In seguito, Candela ha dichiarato: “Ho bei ricordi anche di Galeone e Cosmi, a Udine. Mi sono divertito come un matto anche nei sei mesi al Bolton, quando lasciai la Roma. L’allenatore era Sam Allardyce, che tipo. Ci diceva: “A me basta che voi vi alleniate il giovedì, venerdì rifinitura e sabato partita”. Una pacchia. C’erano Diouf e Fadiga, N’Gotty e il grande Jay Jay Okocha. Arrivammo sesti in Premier League, neanche male, no?”.
Candela ha anche parlato di Zidane e Totti: “Sono due amici. Francesco aveva una velocità di pensiero strabiliante, un dono di Dio. Ci capivamo al volo: prima ancora che gli arrivasse il pallone, dalla postura del corpo, sapevo dove avrebbe calciato. Forse avrebbe meritato il Pallone d’Oro, all’inizio del 2000, tra l’Europeo con l’Italia, che perse contro di noi in finale, e lo scudetto con la Roma. Calciava con una facilità unica e segnava molto, più di Zidane. Zizou è stato il Calcio. Credo sia stato il calciatore più elegante mai visto sulla faccia della terra. Aveva il fisico di un gladiatore, ma si muoveva come un ballerino”.