Inter, l’ex nerazzurro azzarda il paragone: “Pio Esposito? Mi ricorda questo campione”

L’ex Inter non ha dubbi: Francesco Pio Esposito gli ricorda un grande centravanti della Serie A. Il paragone fa discutere.

Dopo una stagione da protagonista in Serie B con la maglia dello Spezia, Francesco Pio Esposito si sta prendendo la scena anche del Mondiale per Club. L’attaccante classe 2005 è finito sulla bocca di tutti, sopratutto dopo la prima rete in nerazzurro nel match contro il River Plate. Di conseguenza, sono partiti i primi paragoni da tifosi e addetti ai lavori. A un ex Inter ricorda addirittura un grande bomber del passato, uno di quelli che hanno alzato la coppa del mondo con l’Italia nel 2006.

L’ex Inter paragona Pio Esposito ad un grande leggenda della Serie A

A sbilanciarsi su Francesco Pio Esposito è stato anche Andrea Stramaccioni, facendo un’investitura importante. L’ex allenatore dell’Inter, tramite l’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato del giovane centravanti in modo ammirevole, dicendosi favorevole per la con ferma del bomber stabiese in nerazzurro: “Se deve restare all’Inter? Assolutamente sì. Ciò che a volte si sottovaluta è che vivere certi ambienti, allenarsi con determinati compagni e subire pressioni simili ti fa crescere e maturare. Se sei forte devi stare all’Inter. E Pio lo è. I nerazzurri non hanno un giocatore con le sue caratteristiche: forte fisicamente e abile nel giocare spalle alla porta”.

Stramaccioni ha sottolineato: “Lautaro è in gran forma e vuole riprendersi tutto. Thuram non si discute, Bonny è un giocatore di grande qualità, forza e prospettiva. Esposito può completare il poker alla grande, lo vedo assolutamente complementare agli altri tre anche nei diversi abbinamenti possibili”.

Il paragone di Stramaccioni su Pio Esposito
Pio Esposito come Luca Toni: il paragone di Stramaccioni – (LaPresse) SpazioInter.it

Stramaccioni ha azzardato anche un paragone: Chi mi ricorda? Il primo Luca Toni, quello di Palermo con Guidolin. Per come mette il corpo, per come effettua il primo controllo e per la finta che gli piace tanto con cui ha segnato al River Plate. E poi che carattere. Nei primi cinque minuti ha preso un calcione da Diaz, miglior marcatore del campionato argentino, e un altro da Martinez Quarta. Una sorta di ‘benvenuto’ alla gara. Non li ha sofferti per nulla. Ha cominciato a picchiare anche lui e alla lunga ha vinto ogni duello”.

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