Non si placa lo scontro a distanza tra Acerbi e Spalletti. Il ct azzurro ha risposto per le rime alle dichiarazioni al veleno del centrale, rifiutatosi di rispondere alla convocazione.
Disfatta in finale di Champions League, un morale sotto i tacchi e una panchina lasciata vagante dal punto fermo degli ultimi anni. Si può dire tutto tranne che questo non sia un momento delicatissimo per l’Inter, giunta ad un bivio difficoltoso per il futuro. A cinque giorni dalla partita inaugurale del Mondiale per Club, in viale della Liberazione si cerca di trovare una soluzione per il successore di Simone Inzaghi. Parecchi nodi sono tuttavia ancora da sbrogliare, a partire dalla questione Fabregas, che il Como non sembra per nulla intenzionato a lasciar partire.
Inter, momento delicatissimo: a 10 giorni dal Mondiale la panchina è ancora sguarnita
Questi giorni serviranno non solo ai dirigenti di viale della Liberazione per trovare una nuova guida tecnica, ma anche per l’intera squadra. La ferita della finale di Monaco fa ancora malissimo. L’auspicio del club è che gli impegni con le Nazionale siano occasione per sbollire la delusione. Non può dirsi raffreddato, invece, l’acceso confronto tra Luciano Spalletti e Francesco Acerbi. Dopo la mancata risposta alla convocazione del difensore, il ct ha replicato senza filtri.
Di seguito le parole dell’ex tecnico del Napoli a Sky Sport:
“Un giorno Acerbi mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto. E gli dirò ciò che penso io sul rispetto per ciò che ha fatto a me e alla Nazionale soprattutto”.
Risposta senza filtri al forfait annunciato domenica dal centrale interista attraverso i propri canali social, il quale aveva deciso di non rispondere all’arruolamento in quanto non sussisterebbero le condizioni per proseguire il percorso con della Nazionale con rispetto e serenità.
Spalletti risponde ad Acerbi: “Mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto”
Il post pubblicato da Acerbi aveva ricevuto anche il like dell’ex ct azzurro Roberto Mancini. Una reazione che non è passata inosservata da Spalletti, che ha cercato di dare una spiegazione con un pizzico di ironia:
“Non scherziamo, io penso che gli avranno rubato il telefono e gli stanno mettendo like per fargli fare brutta figura, può succedere, i cellulari vengono hackerati. Penso sia andata cosi, non vorrei pensare diversamente”.
La vicenda non sembra essere andata giù a nessuno dei due protagonisti. I toni risentiti la dicono lunga sui rapporti ancora tesissimi tra il ct e il difensore.