Nella giornata di ieri c’è stato uno scontro a distanza tra Spalletti e Acerbi, a seguito del no del difensore nerazzurro alla chiamata in Nazionale.
Nel pomeriggio di ieri si è aperto un “caso” riguardante la nazionale italiana, alle prese con il ritiro a Coverciano per preparare le due sfide in programma una il 6 giugno, contro la Novergia, e una il 9 giugno, contro la Moldavia, sfide valide per il girone di qualificazione al prossimo Mondiale. Ieri pomeriggio, Luciano Spalletti, CT della nazionale, è intervenuto in conferenza stampa e ha annunciato il rifiuto di Francesco Acerbi alla chiamata in nazionale, arrivato dopo la sconfitta in finale di Champions League. Non è mancata la risposta del difensore nerazzurro, che tramite un post su Instagram ha spiegato le motivazioni per cui è arrivato a quella scelta.
Acerbi e il no alla Nazionale: cos’ha rischiato
La scelta di Francesco Acerbi di rifiutare la chiamata in nazionale probabilmente nasce dalle parole di Luciano Spalletti pronunciate all’incirca un annetto fa, secondo il quale il difensore nerazzurro sarebbe già avanti d’età per essere richiamato in Nazionale, con l’obiettivo però di puntare sui giovani. Parole che Acerbi non ha digerito, dopo la decisione presa ieri mattina, a distanza di qualche ore dalla brutta sconfitta in Champions League.

In tutta questa vicenda, Francesco Acerbi ha comunque rischiato una brusca squalifica: come confermato dai quotidiani odierni, la FIGC ha deciso di non aprire alcun caso e dunque di non punire il difensore centrale dell’Inter. Tuttavia, l’articolo 76 delle Noif prevede che un calciatore che non risponde alla chiamata della Nazionale può essere squalificato per un certo numero di gare della propria società. Questo il testo dell’articolo:
I calciatori che, senza provato e legittimo impedimento, neghino la loro partecipazione all’attività delle Squadre Nazionali, delle Rappresentative di Lega nonché delle Rappresentative dei Comitati sono passibili di squalifiche da scontarsi in gare ufficiali della loro Società.
Acerbi, ora testa al Mondiale per Club

La delusione per aver perso la seconda finale di Champions League è tanta, ma l’Inter deve ripartire subito, perchè c’è un Mondiale per Club da disputare. Acerbi ha rifiutato la Nazionale, forse anche per rimanere vicino alla squadra nerazzurra e prepararsi per la nuova competizione, un’occasione più unica che rara per un giocatore della sua età, alle ultime battute finali.