L’ex tecnico del Milan, a margine delle parole di Simone Inzaghi, si è espresso su cosa farebbe lui se fosse il tecnico nerazzurro.
Sono ore di grandi riflessioni in casa nerazzurra, con Simone Inzaghi che nella giornata di domani incontrerà la dirigenza di Viale della Liberazione per decidere le sorti del proprio futuro. Dopo la disfatta di Monaco, il tecnico piacentino ha fatto intendere che il suo futuro all’Inter non è poi così certo, nonostante la società, con Marotta in prima battuta, abbia fatto intendere che è disposta a proseguire con lui, avendo anche un altro anno di contratto. Domani si saprà qualcosa di più, ma da sabato sera sulla sponda nerazzurra di Milano tira aria di cambiamento.
“Ecco cosa farei se fossi Inzaghi”: Capello ha le idee chiare
La prestazione dell’Inter di sabato sera ha fatto scatenare non poco gli addetti ai lavori: per alcuni, il risultato della finale di Champions ha cancellato il cammino fatto durante la stagione e chiuso un ciclo, per altri invece bisogna ripartire proprio da quella sconfitta, già al Mondiale per Club, per risollevarsi e puntare già a qualcosa di grande. Tra questi c’è anche Fabio Capello, tra gli altri ex allenatore del Milan, che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha così consigliato:
Fossi stato Inzaghi, avrei detto: “Il Mondiale per club ci offre subito un’occasione, vogliamo rifarci e lavoreremo per questo”. Se invece un allenatore risponde come ha risposto Inzaghi, allora c’è qualcosa di strano. Le sue parole dell’altra sera mi lasciano dubbioso. Il 5-0 incassato dal Psg non è una sconfitta, è qualcosa di più: magari la grande delusione di Simone ha bisogno di decantare ma insomma, le mie perplessità restano. Mi sembrano un po’ l’anticamera di un addio.
Ecco cosa farebbe Capello se fosse Inzaghi:
Chiamerei Marotta: “Ditemi dove devo firmare e andiamo avanti insieme”.
Se Inzaghi andasse via, ecco cosa si aspetterebbe Capello dalla società nerazzurra:
Non mi avventuro in scivolosi toto-nomi, ma di due cose sono sicuro. Primo: Marotta non si farebbe trovare sorpreso, un piano B lo avrà studiato senz’altro. Secondo: chiunque dovesse arrivare, dovrebbe essere in grado di maneggiare un materiale particolare, modellato sul 3-5-2 di Inzaghi.