A poche ore dalla conferenza stampa di Luciano Spalletti, Francesco Acerbi ha fatto chiarezza sul no alla Nazionale.
Questo pomeriggio Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa da Coverciano per presentare il ritiro della Nazionale e le due sfide in programma la prossima settimana, contro Norvegia e Moldavia, valevoli per la qualificazione al prossimo Mondiale, competizione a cui l’Italia non partecipa dal 2014. Il CT della nazionale italiana ha rivelato che nella mattinata odierna c’è stato un confronto telefonico con Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, il quale ha rifiutato la chiamata in Nazionale. Spalletti non ha voluto approfondire più di tanto la questione, ma il motivo è quasi sicuramente riconducibile ad una frase detta dal CT azzurro secondo cui il difensore centrale sarebbe avanti d’età.
Acerbi rifiuta la Nazionale: il difensore fa chiarezza con un post sui social

A distanza di qualche ora dalla conferenza stampa di Luciano Spalletti che ha dato carne al fuoco in una domenica pomeriggio qualunque, è arrivata prontamente la risposta di Francesco Acerbi, tramite un posto sul proprio profilo Instagram:
Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al CT di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro.
Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo.