Beppe Marotta sorprende tutti dopo il ko in finale di Champions contro il PSG: il presidente ha parlato senza filtri.
Tonfo Inter e manita PSG. La squadra di Simone Inzaghi si ferma sul più bello, subendo una dura lezione in finale di Champions League per mano dei parigini di Luis Enrique. Il PSG ha fatto sua la serata dell’Allianz Arena calando una sontuosa cinquina, targata dai gol di Hakimi, Doue (doppietta), Kvaratskhelia e Mayulu. Da come si evince dal dato ‘Opta’, l’Inter è la prima squadra ad aver subito cinque gol in una finale di Champions League. Considerando la vecchia Coppa dei Campioni, un risultato simile non si vedeva dal 1962: Benfica-Real Madrid 5-3. Nella storia delle competizioni europee, PSG-Inter è la finale con il più ampio margine di gol tra due squadre.
Marotta mastica amaro: parole schietta sul futuro di Inzaghi
Dopo la brutta sconfitta in finale, uno dei primi a metterci la faccia in casa Inter è stato il presidente Beppe Marotta. Il presidente nerazzurro ha parlato in modo diretto ai microfoni di Sky Sport: “È stata una serata negativa, l’avversario ci ha surclassato in tutto. Meritata è la sconfitta, ma questo non deve inficiare quello che è stata la stagione anche se prendiamo in esame solo il cammino della Champions. Ci dispiace per la prestazione, volevo ringraziare i tifosi che sono arrivati fino a qui. Era difficile arrivare a questa serata, ci siamo riusciti con grande merito. Oggi siamo caduti in modo molto fragile. Voglio comunque ringraziare il nostro allenatore e i nostri giocatori”.

Marotta fa chiarezza sul futuro di Inzaghi: “Il cammino della nostra stagione, fatto di 59 partite, ha dimostrato che questa società merita questi palcoscenici. Lo abbiamo gustato e perso, onore agli avversari. Inzaghi? Nessun cambio di valutazione, il mister ha un anno di contratto ed è all’altezza del ruolo che ricopre. A lui vanno attribuiti tantissimi meriti. Ormai l’Italia non è più il Paradiso dove tutti venivano. Il nostro è un campionato di passaggio, i migliori giocatori scappano per ingaggi superiori. Il potere economico è limitato, ma non è un alibi. Ma il Made in Italy può tornare a determinati traguardi. Possiamo sempre recitare un ruolo da protagonista, poi è chiaro che ci sono squadre che sono nettamente più ricche di noi e vincono”.