Nonostante la finale di Champions League imminente, Beppe Marotta si proietta oltre la partita con il Psg e svela le strategie di mercato future, oltre ad esprimersi su Inzaghi.
Una serata attesa per quasi due anni, una ferita mai rimarginata che può essere definitivamente chiusa. Un trofeo che può chiudere un ciclo, ma contestualmente aprirne uno nuovo. Questo, e molto altro, gira attorno alla finalissima di Champions League. L’Inter arriva alla partitissima con il Paris Saint Germain con la rabbia di chi ha perso lo scudetto per una sola lunghezza, ma anche con una consapevolezza maturata due primavere fa, lungo le rive che separano Europa ed Asia, che ha fatto arrivare i nerazzurri alla seconda stella. Ed ora, alla partita che può segnare la storia.
Inter, ad un giorno dalla notte più importante: Marotta carica l’ambiente
Per ogni componente dell’ecosistema nerazzurro, la giornata di domani avrà un valore inestimabile. Lo è per alcuni senatori come Acerbi, Darmian o Mkhtaryan, giunti probabilmente all’ultimo ballo e con il fuoco di chi vuole raggiungere, a pochi anni dal ritiro, il picco più alto della propria carriera. Una serata speciale, tra gli altri, anche per Beppe Marotta, alla prima finale da presidente.

Intervistato da “The Athletic”, il numero uno nerazzurro ha ripercorso gli anni passati:
“A partire da Istanbul, è iniziato un processo in cui i giocatori hanno preso consapevolezza del loro valore e questo a sua volta li ha resi abbastanza maturi da giocare sui palcoscenici più grandi, come una seconda finale.”
Inter, Marotta loda Inzaghi: “Bravo e fa divertire”
Nel corso dell’intervista, Marotta ha evidenziato la necessità di ridurre gli impegni in una stagione così estenuante come quella attraversata dall’Inter:
“È importante che ci uniamo per ridurre leggermente il calendario calcistico. Giocare 60 partite all’anno è difficile. A mio avviso, il primo passo in Serie A dovrebbe essere quello di ridurre il numero di squadre da 20 a 18, come hanno fatto la Bundesliga (e la Ligue 1), e come sembrano essere considerati altri paesi.”

Il presidente nonchè amministratore delegato interista ha anticipato la strategia per il mercato estivo:
“Abbiamo concordato con Oaktree, che ci ha prima di tutto garantito stabilità e sicurezza finanziaria, di creare un modello diverso e di implementarlo nella prossima stagione. Gli investimenti saranno fatti su profili leggermente più giovani che rappresentano una vera risorsa, giocatori con potenziale che sono una risorsa per il presente e per il futuro.”
Al termine dell’intervista, Marotta ha inoltre rinnovato i complimenti per Simone Inzaghi:
“È un allenatore bravo. Trova le giuste motivazioni e non crea tensioni eccessive. La squadra gioca con uno stile di calcio moderno, cercando di segnare più gol piuttosto che limitarsi a difendersi: questo è un tipo di calcio che la gente apprezza e trova divertente.”
Parole per convincere il tecnico a restare a Milano? La priorità, al momento, è ben altra. Ma i giorni successivi alla finale incideranno e non poco sul futuro dell’Inter e del suo allenatore.