La finale di Champions può segnare una svolta per la storia dell’Inter. Oltre ad Inzaghi, la partita con il Paris Saint Germain potrebbe essere l’ultimo ballo per il veterano nerazzurro.
Tutto il mondo con gli occhi verso Monaco di Baviera. Domani sera, nella cornice dell'”Allianz Arena”, andrà in scena quella che in molti definiscono la partita per club più importante a livello globale. Saranno PSG e Inter a contendersi la Coppa dalle grandi orecchie, e solo al pensiero vengono i brividi. Comunque vada, la finale rappresenta l’ennesima dimostrazione dello spessore internazionale assunto dai nerazzurri in questi anni. Un traguardo i cui meriti vanno condivisi tra molti, ma un elogio particolare lo merita l’artefice di tutto ciò: Simone Inzaghi.
Inzaghi e una notte che può cambiare tutto: il futuro del tecnico
Nel corso dell’anno, e non solo di quello corrente, il tecnico nerazzurro è stato uno degli allenatori più bersagliati tra i confini nazionali. Ma l’ex Lazio è andato dritto per la sua strada, portando i suoi a giocarsi, nella notte più importante, il trofeo più prestigioso. A prescindere dall’esito, quella di domani potrebbe essere l’ultima panchina di Inzaghi con l’Inter. Un destino che il “Demone” potrebbe condividere con uno dei suoi fedelissimi, Henrikh Mkhitaryan.

“Mi sono rimasti uno o due anni, o magari smetterò alla fine di questa stagione”, disse l’armeno nella conferenza stampa di vigilia di Inter-Bayern Monaco, ritorno dei quarti di finale. Effettivamente, come riporta Pasquale Guarro di calciomercato.com, anche per il centrocampista la finalissima di domani potrebbe coincidere con l’ultimo gettone con la casacca nerazzurra. Pensieri che, tuttavia, saranno rinviati al giorno dopo, così come per Inzaghi, il quale, in questi anni, raramente è riuscito a fare a meno del suo tuttofare.
Inter, Inzaghi e Mkhitaryan di fronte ad un bivio: permanenza o addio
Per tutto il gruppo Inter la finale di Monaco può chiudere un ciclo. Ma per Mkhitaryan, probabilmente, ancor di più. Il 22 nerazzurro giocò solo uno scampolo di gara ad Istanbul a causa di un problemino fisico. Due anni dopo, l’armeno ha la grande occasione per lasciare da parte i rimpianti e, chissà, chiudere in bellezza l’avventura a Milano.

Per di più, in estate il club attuerà un processo di ringiovanimento, già avviato con l’acquisto di Sucic. Il croato, in prospettiva, potrebbe essere il sostituto della mezzala ex Roma assieme a Zielinski. Un ulteriore aspetto che sarà oggetto di riflessioni per Mkhitaryan, per cui la partitissima dell'”Allianz Arena” potrebbe coincidere con il canto del cigno.