Inter, Marotta ci crede: "Il destino è anche in mano a noi" LaPresse spaziointer.it
Tra pochi minuti scenderanno in campo sul prato di San Siro Inter e Lazio, per la penultima giornata del campionato di Serie A.
Da una parte Inter-Lazio, dall’altra Parma-Napoli; ma non solo, perchè questa penultima giornata del campionato di Serie A si gioca praticamente in contemporanea: solo Genoa-Atalanta si è giocata ieri sera, con le due squadre che non si giocano più nulla. Tutte le altre hanno un conto in sospeso, chi per lo Scudetto, chi per un posto in Europa, chi per non retrocedere. E l’Inter è in lotta per lo scudetto, seppur i nerazzurri si trovano a -1 dal Napoli, per cui i partenopei hanno in mano il loro destino.
A margine del fischio d’inizio tra Inter e Lazio, ai microfoni di DAZN è intervenuto il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta, che all’arrivo della squadra a San Siro ha battuto il cinque ad ogni giocatore. Queste le sue parole:
Formazione di sta sera? Oggi giochiamo una partita difficile, che può aprirci una porta serena, ovvero un eventuale scudetto. Oggi i nostri giocatori sono maturati nell’ambito di gestione delle partite, in tutti gli aspetti, anche quello mentale.
Un messaggio alla squadra prima di questo finale di stagione:
Lo slogan che bisognerebbe ripetere è “Noi ci siamo, e ci siamo arrivati per merito.” Dipende da noi, dalla nostra capacità e forza, il destino è in mano anche a noi.
Sulla finale di Champions:
È la ciliegina che ci manca, che tanti di noi vorrebbero avere. Siamo cresciuti, siamo passati dall’esperienza non fortunata contro il City. Casualmente in tre anni abbiamo fatto due finali, ma credo sia merito e un fatto irripetibile, altrimenti sarebbe un record. Ma il record deve essere suggellato dalla vittoria.