Ufficiali le squalifiche per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu in merito all’inchiesta “Doppia Curva”. Quante gare dovranno saltare.
Iniziano ad arrivare i primi verdetti nell’inchiesta “Doppia Curva” in merito ai legami di Inter e Milan con gli ultras. Per quanto riguarda i nerazzurri sono state ufficializzate le squalifiche di Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu. Al tecnico nerazzurro e al centrocampista turco è stata contestata la violazione di due articoli del codice di giustizia sportiva.
Patteggiamento per Inzaghi e Calhanoglu: una giornata di squalifica
Come riportato dal Corriere dello Sport, Inzaghi e Calhanoglu hanno deciso di patteggiare con la Procura FIGC accettando una giornata di squalifica da scontare immediatamente nel prossimo turno di campionato. Entrambi salteranno dunque la sfida di sabato contro l’Hellas Verona.

I due articoli del codice di giustizia sportiva sono in particolare l’articolo 4 che parla di lealtà, probità e correttezza e l’articolo 25 comma 10, che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società.
Nelle scorse settimane entrambi i tesserati sono stati sentiti dal procuratore Chiné ed entrambi hanno scelto il patteggiamento pre-dibattito processuale. Evitata così l’apertura del processo sportivo ed un’eventuale sanzione che sarebbe stata ovviamente più serie e da almeno due giornate di squalifiche.
Oltre ad Inzaghi e Calhanoglu, però, ci sono anche altri tesserati nerazzurri che sono stati indagati.
Multa per l’Inter e per Zanetti, assolto Marotta
Tra i tesserati nerazzurri spicca anche una multa da 14.500 euro per il vice-presidente dell’Inter Javier Zanetti, la cui posizione è stata ritenuta la meno seria tra quelle prese in considerazione. Multa da 70.000 euro anche per l’Inter per responsabilità oggettiva nei confronti dei suoi tesserati. Le ammende dovranno essere versate alla FIGC entro trenta giorni.
Totalmente assolto invece il presidente Beppe Marotta. Nel suo caso non è stata riscontrata nessuna irregolarità. Secondo gli atti, infatti, il presidente nerazzurro ha sempre avvisato tramite PEC la Digos prima degli incontri.

Ufficializzati poi trenta giorni di inibizione per Claudio Sala, responsabile sicurezza Inter, e Massimiliano Silva, SLO nerazzurro.