L’ex allenatore non ha dubbi sul futuro di Simone Inzaghi: le sue dichiarazioni fanno infuriare i tifosi dell’Inter.
Simone Inzaghi resta uno dei nomi più chiacchierati anche lontano dalle dinamiche di campo. In questa settimana di sosta per le nazionali, molti addetti ai lavori e opinionisti si stanno dedicando ad analisi ancor più approfondite sui club più gettonati della Serie A e non solo. Oggetto di dibattito è ovviamente anche l’Inter di Simone Inzaghi, capolista del campionato e unica squadra italiana ancora in corsa per tutte le competizioni. In molti stanno mettendo l’operato del tecnico piacentino sotto un’ampia lente d’ingrandimento, tra questi c’è Giovanni Galeone. L’ex allenatore è stato molto diretto, affermando che il futuro di Inzaghi potrebbe essere legato alla vittoria o meno dello Scudetto.
Galeone sentenzia su Inzaghi: in caso di addio, Marotta punterebbe su di lui
Giovanni Galeone sta facendo discutere per le sue ultime dichiarazioni rilasciate a TeleLombardia. L’ex allenatore, nonché mentore di Massimiliano Allegri, si è mostrato più che convinto nel trattare il futuro di Simone Inzaghi.
Secondo l’ex tecnico, il destino di Inzaghi sarebbe legato allo Scudetto. Qualora non arrivasse il titolo nazionale, Galeone non vedrebbe motivo per la conferma dell’allenatore piacentino. L’esperta figura del calcio italiano si è mostrato convinto, facendo un nome ben preciso per l’eventuale dopo Inzaghi.
Stando alle parole di Galeone, Beppe Marotta chiamerebbe lui: “Se Inzaghi non vince il campionato, non vedo perché dovrebbero confermarlo e quel punto Marotta chiamerebbe Allegri all’Inter sicuramente. Allegri ha fatto bene nell’ultimo triennio alla Juve: non credo avrebbe potuto far di più. Quest’anno si son visti i risultati con Motta, che ha fatto fuori tutta la vecchia guardia facendo spendere tanti soldi a differenza del mercato fatto a Max”.
Galeone ha poi aggiunto su Allegri: “Ha tantissima voglia di tornare in panchina, la sua preferenza è l’Italia. Allegri sa valorizzare i giocatori a sua disposizione e sa adattarsi alle esigenze della società. Fa con quello che gli viene messo a disposizione dal club. Alla Juve con Paratici il rapporto non era il massimo della vita, ma nel calcio non si porta rancore”.