Bisseck via in prestito? L’annuncio sul futuro non lascia dubbi

Yann Bisseck, giunto all’Inter quest’estate dall’Aarhus GF, ha vissuto una stagione da sogno. Ma quali sono i progetti per il futuro? Parla il giocatore.

Yann Bisseck è approdato all’Inter quest’estate, il 12 luglio 2023, e ha contribuito alla grande stagione nerazzurra nella quale l’Inter si è laureata campione d’Italia nel derby contro il Milan, nella splendida cornice del San Siro. Nei suoi 15 match disputati in serie A, e 20 in totale tra campionato e coppe, il difensore classe 2000 ha vissuto all’Inter una stagione da sogno. E’ Bisseck stesso a raccontarsi al portale Geissblog, parlando anche delle sue ambizioni per il futuro. 

Bisseck: “Non voglio lasciare l’Inter, ma bisogna parlare con i responsabili”

Il difensore tedesco Yann Bisseck si è raccontato al portale Geissblog, parlando dell’emozionante stagione in nerazzurro e delle sue prospettive per il futuro. Queste le sue parole:

“Sin dall’inizio è stato come vivere un sogno. Vengo da un club piccolo e credo di aver giocato più di quanto potessi pensare, sono stato fortunato ad avere avuto la possibilità a dicembre, di avere fatto bene e di essermi fatto conoscere. Sono molto fiducioso, quindi ho sempre creduto che avrei meritato di giocare di più. Ma non posso assolutamente lamentarmi per la mia prima stagione. Impossibile volere di più. Devi guardare da dove vengo. Pochissimi credevano che potessi stabilirmi così rapidamente”.

Bisseck intervista
Bisseck sul futuro: “Mai pensato di lasciare l’Inter” (LaPresse) – spaziointer.it

 

Quanto alla possibilità di lasciare l’Inter, Bisseck ha concluso: “Non ho pensato di lasciare il club. Sono stato trattato in modo eccellente nel mio primo anno. Ma ovviamente, dipende da come gioco. Ecco perché bisognerà parlarne con i responsabili. Se dipendesse da me, rimarrei qui e continuerei a lottare perché mi sento in ottima forma”.

Infine sulle emozioni del derby contro il Milan: “Troppo bello per essere vero. Batterli e vederli costretti a guardare mentre diventavamo campioni, è stato quasi come vivere una fiaba. Sono stati brividi enormi”.

 

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