Marotta esalta la ‘sua’ Inter: il segreto dello Scudetto nerazzurro

Grazie alla vittoria sul Milan, l’Inter si laurea Campione d’Italia: seconda stella raggiunta per la squadra nerazzurra. 

L’Inter di Simone Inzaghi supera il Milan di Stefano Pioli per 2 a 1 e si laurea Campione d’Italia della stagione 2023/2024. Acerbi e Thuram i marcatori che hanno regalato la vittoria ai nerazzurri, ma il merito di questo traguardo va a tutta la squadra nerazzurra, che da inizio stagione ha lavorato duro per ottenere la seconda stella. Merito anche di Simone Inzaghi, che dalla stagione 2021/2022 è alla guida dell’Inter e questa sera ha conquistato il suo primo Scudetto da allenatore.

Milan-Inter, le parole di Marotta a fine partita

Dopo il triplice fischio dell’arbitro Colombo, sugli spalti di San Siro è partita la festa nerazzurra. Ai microfoni di DAZN, mentre la squadra ha continuato a festeggiare, è intervenuto l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta. Queste le sue parole dopo il successo nerazzurro:

La dedica principale va al nostro presidente, ha sofferto a distanza e non è con noi a festeggiare. Meriti: in primis a Simone Inzaghi, che ha dimostrato di essere vincente. È lui l’artefice di questo gruppo, poi tutta l’area tecnica, tutti i collaboratori, lo staff, donne e uomini. Tutti hanno contribuito a questo storico traguardo della seconda stella.

Festa Inter Scudetto
Festa Inter LaPresse spaziointer.it

Sugli aspetti fondamentali del gruppo Inter e sul lavoro di Inzaghi:

L’aspetto umano, in qualsiasi attività, è importante. Anche in ambito calcistico puoi avere bravi giocatori, ma se non sono bravi uomini puoi avere difficoltà. Inzaghi si è relazionato in modo perfetto con i giocatori, è come un amico, un ex collega. È riuscito a valorizzare al massimo ciò che abbiamo messo a disposizione. Ha tirato fuori anche il lato umano dei calciatori. Credo che lo zoccolo duro italiano in una squadra sia fondamentale per capire cosa significa giocare in Italia, giocare nei campi di provincia, soffrire e portare a casa i risultati.

Sul futuro nerazzurro, con tema principale il calciomercato:

Ho parlato di calcio giocato; per il futuro, sappiamo che si va incontro anche al rispetto dei parametri economici e finanziari, dobbiamo seguirli con accuratezza. Io sono orgoglioso del patrimonio umano, e chiunque, se deve andare via ma penso di no, potrà essere sostituito degnamente perché la scelta verrà fatta non solo per parametri calcistici, ma anche di cultura del lavoro. Noi abbiamo un modello di riferimento che è vincente e dobbiamo continuare così.

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