Inter, notte prima dell’esame più importante: il sogno tra i minareti di Istanbul

Cala il tramonto sulle sponde del Bosforo, mentre le luci dei minareti accendono la città. La luna fa capolino lì dove Europa ed Asia si incontrano faccia a faccia, ma questa sera ha un aspetto diverso.

È la notte degli insonni, dell’attesa trepidante e oppressiva, cui Venditti dedicò una canzone: “notte di sogni di coppe e di campioni” recita il mantra dei maturandi. Anche gli “alunni” della classe nerazzurra si trovano alle porte dell’esame più prestigioso della carriera.

Presumibilmente i componenti della rosa dell’Inter abbatteranno per poco tempo le vesti da gladiatori per lasciarsi trascinare da una fisiologica tensione: tuttavia non si troveranno soli in questo vortice di emozioni. Un popolo intero, presente o meno a Istanbul, condividerà gli stessi sentimenti nell’ultima serata prima del Gran Gala dell’”Ataturk”.

 Inter-Manchester City editoriale finale

Inter, da Madrid a Istanbul: dopo 13 anni in palio il sogno più prestigioso

In cuor proprio, però, tutta la gente nerazzurra sarà consolata da una forte consapevolezza e stima nei confronti dei propri beniamini, atterrati in Turchia dopo un percorso eccellente e inatteso. Neanche una macchina praticamente perfetta come il Manchester City  impedirà a tutto l’ambiente interista di ambire all’irraggiungibile. Se ne sono dette tante sulle tattiche da intraprendere per mettere in difficoltà Guardiola.

La missione anti-titani dovrà convergere verso un unico obiettivo: giocare senza paura, con compattezza ma allo stesso tempo sfacciataggine. Senza dimenticarsi che, comunque vada, sarà una festa. In ballo c’è “soltanto” il raggiungimento della lode per un cammino da pieni voti.

Ora però è giusto godersi il momento, perchè pochi privilegiati hanno l’opportunità di viverlo. L’irrequietezza e l’intolleranza verso l’attesa sono il condimento perfetto per questo sport, specialmente alla vigilia di una finale di Champions League. Un ardore raro e prezioso da sperimentare.

Tra chi si lascia andare a lacrime e preghiere e chi non riesce a prendere sonno, un canto sorge dal cuore degli interisti: dopo 13 anni da Madrid, questa notte è ancora nostra. 

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