Inter, si torna a correre nel segno del Toro

Una domenica tranquilla per i tifosi nerazzurri, come se ne vedono poche nell’arco di una stagione: l’Inter archivia senza particolari patemi la pratica Lecce e torna al secondo posto in solitaria. Un balzo importante per la squadra di Simone Inzaghi, che scaccia via le critiche post-Bologna con una gara di ordinaria amministrazione.

San Siro si conferma fortino invalicabile. Ad oggi i nerazzurri si trovano primi nella particolare classifica dei match casalinghi: in ben undici partite su 13 giocate tra le mura del “Meazza” Lautaro e compagni hanno ottenuto il bottino pieno.

Discorso diverso per le sfide lontano da Milano. Il trend in trasferta recita un perfetto equilibrio statistico: cinque vittorie, due pareggi e cinque sconfitte. Quello di La Spezia sarà un match spartiacque per l’Inter: al “Picco” in palio la possibilità di rompere tale equilibrio. Ma cosa rimane del successo ottenuto ai danni dei salentini?

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Inter, Lautaro capitano vero: il gesto da leader dell’argentino

Il 2-0 firmato Mkhitaryan e Lautaro ha dato ulteriori conferme e anche alcuni piacevoli sorprese a Inzaghi.

Nella prima categoria rientra senza alcun dubbio il Toro di Bahia Blanca: l’argentino ha dato riprova delle sue qualità da capopopolo. Le 14 reti siglate in campionato passano in secondo piano rispetto all’apporto che il campione del mondo dà dentro e fuori dal campo. Il classe 1997 è ormai diventato l’anello di congiunzione tra tifoseria e squadra: il numero 10 ci mette sempre la faccia, in ogni situazione. Una leadership certificata dalle dichiarazioni a seguito della sconfitta del “Dall’Ara” .

Un altro gesto non è però passato inosservato nella sfida di ieri. Dopo il raddoppio nerazzurro Lautaro ha puntato l’indice verso Dumfries, nell’occasione assist man. La prestazione dell’olandese fino a quel momento si era rivelata ancora una volta deludente (con tanto di fischi e mugugni dalle tribune di San Siro) ma il passaggio decisivo dall’out di destra ha ridato fiducia al numero 2 che, ringraziato da Martinez, ha chiuso il match tra gli applausi.

Una mentalità da vero campione e da vero uomo: la sostituzione dal sapore di pasillo de honor al minuto 71 è solo la ciliegina sulla torta per un’altra performance da incorniciare.

Nel calcio di oggi nulla è scontato, ma quella fascia potrebbe presto diventare un tatuaggio sulla pelle del nuovo capitano dell’Inter.

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Inter-Lecce, le note liete per i nerazzurri: Gosens piacevole sorpresa

Oltre al solito Lautaro, per Inzaghi altri spunti incoraggianti dall’incontro con gli uomini di Baroni.

Su tutti il miglior Gosens della stagione. Il tedesco è tornato a bruciare la fascia sinistra come ai tempi dell’Atalanta, andando anche vicino al gol.

Per Dimarco non c’è fretta: se il rendimento del numero 8 si manterrà su questi livelli sarà difficile scegliere per il tecnico piacentino.

Menzione speciale anche per Mhkitaryan, all’ennesima presenza dal primo minuto: nonostante l’età che avanza l’armeno è sempre più una risorsa imprescindibile per i nerazzurri e nell’ultimo periodo anche uomo in più in zona gol.

Sulla carta non manca nulla a questa Inter: qualità in mezzo al campo, un Lautaro in versione mondiale e una panchina lunga.

Rimane solo da cercare il tesoro più prezioso: la continuità. Solo così, i nerazzurri possono tornare a volare sulle ali dell’entusiasmo e chiudere l’annata con il sorriso.

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