In vista del derby di questa sera, Simone Inzaghi avrà da sciogliere alcuni dubbi di formazione, sopratutto a centrocampo e in attacco.
Per quanto riguarda il portiere invece non ci sono dubbi: Onana difenderà la porta nerazzurra anche questa sera. Dopo il ballottaggio, con Handanovic, a inizio stagione, il portiere camerunese ha conquistato la fiducia dell’allenatore e dei suoi compagni.
Onana, messaggio d’amore per l’Inter: “Mai avrei immaginato di giocare in un club come questo”
L’estremo difensore nerazzurro ha raccontato la sua storia ai microfoni del MatchDay Programme di Inter Milan, di seguito quanto dichiarato:
“Nella mia carriera ci sono state tante persone importanti, tutti quelli che hanno creduto in me e mi hanno aiutato a realizzare il mio sogno. Gli allenatori e i compagni che mi hanno accompagnato, come Peter Bosz, che è stato il mio primo allenatore all’Ajax e mi ha dato l’opportunità di debuttare come professionista e poi tutte le persone che mi hanno permesso di vestire oggi questa maglia”.

Le caratteristiche fondamentali che mi hanno portato qui: “Senza sacrificio non c’è ricompensa. Questo è un concetto fondamentale: costruire il proprio futuro passo dopo passo attraverso il lavoro e con umiltà, passione e carattere. Per me queste caratteristiche sono fondamentali”.
La mia città preferita? “Quando riesco a tornare sono contento, è bello tornare sentirsi sempre a casa. Qui è iniziato il mio sogno, da bambino non avrei mai immaginato di giocare in un club importante come l’Inter, giocavo a calcio con i miei amici, mi divertivo e speravo di avere un futuro migliore. Milano mi piace molto, sono stato in Duomo e ho girato un po’. L’Italia in generale ha tanta storia e questo mi affascina molto”.
Onana, svelato un aneddoto su San Siro
L’aneddoto: “Quando ero bambino vicino a casa mia c’era un campetto che si chiamava Giuseppe Meazza, non so perché, sarà stato il mio destino! Quello per me era il campo più bello del mondo, il luogo perfetto per imparare. Ci divertivamo e pensavamo solo a giocare, era la cosa più importante per noi.”
I miei idoli? “Casillas, Victor Valdes e Jiulio Cesar, per me è stato un grandissimo portiere. Era esplosivo, bravissimo con i piedi e tra i pali era uno dei migliori al mondo”.
Un sogno nel cassetto: “Mi piacerebbe allenarmi con Materazzi, per il carattere e la personalità, è una persona dal cuore d’oro. Poi mi piacerebbe sfidare Diego Milito: fortissimo nell’uno contro uno e freddo nelle conclusioni”.