Inter, maledetta incostanza: crescono i rimpianti di una stagione a due facce

Maledetta incostanza. Sono queste, immaginiamo, le parole che rimbombano nella testa di qualsiasi tifoso interista: stizzito al pensiero di una squadra capace di toccare vette altissime e incorrere – allo stesso tempo – in fallimenti clamorosi.

Rinnovo Inter
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Inter a due facce: la costanza come unica medicina

Questa sera, nonostante il risultato dica solo 2-1, di nuovo in onda la bella versione dei nerazzurri: corti, concentrati, con la difesa piazzata nella metà campo avversaria e i due braccetti a fare gioco in avanti. E con un Lautaro, in versione “serata di gala”, a sublimare il lavoro dei compagni.

Ed è proprio qui, nei gelidi post partita di questo gennaio in chiaro scuro, che nascono i più grandi rimpianti. Dubbi a dir poco amletici: come fa la stessa squadra a produrre prestazioni come quella di stasera e altre sulla falsariga di quanto visto a Empoli?

Domande a cui ancora oggi, quando ormai le partite giocate in stagione sono quasi 30, non troviamo risposta. Al 28 gennaio soltanto una certezza: così non si raggiungono grandi traguardi.


Serve un’Inter che faccia della costanza una costante.
Altrimenti, addio sogni di gloria.

PIERFRANCESCO VECCHIOTTI

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