Le banche cinesi contro Zhang: ”È un finto povero!”. I possibili scenari per l’Inter

Il presidente dell’Inter Steven Zhang è tornato a parlare ai microfoni dei giornalisti italiani dopo la vittoria dei nerazzurri sul Viktoria Plzen. Il giovane imprenditore cinese ha riaffermato con forza la sua leadership nella società interista, negando le voci di un’imminente cessione.

In queste settimane sono aumentati i rumors circa un possibile passaggio di consegne dal gruppo Suning a una cordata americana alla testa dell’Inter. Molti quotidiani internazionali hanno parlato della situazione societaria nerazzurra, ma il presidente in carica ha voluto rispedire al mittente tutte le ricostruzioni.

La causa contro Zhang presso il Tribunale di Milano

Ben presto, però, il giovane Zhang dovrà fare i conti contro una grave causa aperta presso il Tribunale di Milano. Un gruppo di banche cinesi, capeggiate da China Construction Bank, hanno intentato negli scorsi mesi una causa ai suoi danni.

Steven Zhang – Inter

L’udienza è stata spostata dal 14 novembre 2022 all’8 marzo 2023. Le banche asiatiche reclamano ben 257 milioni di dollari dagli Zhang per prestiti e obbligazioni non onorati. Qualora il Tribunale condannasse il presidente nerazzurro, il gruppo Suning non avrebbe altra scelta che vendere la società.

Le banche cinesi si scagliano contro Zhang

I rappresentanti del gruppo bancario non hanno risparmiato commenti taglienti su Steven. Secondo quanto riportato da Repubblica, il presidente nerazzurro è stato definito come ”un nullatenente che conduce una vita agiata, guidando veicoli lussuosissimi e indossando orologi di grande valore”.

La vicenda sarà più chiara nei prossimi mesi, anche se il clima nell’assemblea dei soci dell’Inter in programma per quest’oggi, volta ad approvare il bilancio del 30 giugno 2022, si prospetta infuocato. Nonostante le smentite, una cessione della società nerazzurra diventa sempre più probabile.

FEDERICO LUIGI DI MINGO

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