Onana, l’ex portiere è sicuro: “Succederà in Qatar”, poi sul dualismo con Handanovic

Come riporta La Gazzetta dello Sport, quando André Onana venne acquistato dall’Inter Thomas N’Kono, storico portiere del Camerun ed attualmente all’interno dello staff dell’Espanyol, era sicuro che l’Inter, dopo gli anni di crescita all’Ajax, sarebbe stato un posto dove migliorare ulteriormente per il portiere.

L’ex portiere del Camerun ha rilasciato per il giornale un’intervista alla vigilia di Inter-Salernitana.

Sulla consacrazione al Camp Nou:

”Assolutamente. Per Onana si trattava di una partita complicata sotto l’aspetto ambientale e psicologico, con grande pressione. Per la posta in palio, per l’alternanza con Handanovic, perché si giocava nello stadio dove sognava di giocare da canterano del Barça. Ha dimostrato grande personalità: ci sono partite nelle quali non bastano o non contano sono le qualità tecniche, ci vuole qualcosa in più e André ha dimostrato grande solidità mentale”.

Sul passaggio dall’Ajax all’Inter:

Ognuno sceglie la sua strada, ma per me ha fatto benissimo, perché è arrivato in un campionato storico e in un grande club. Si tratta di un gran passo in avanti per la sua carriera”.

Onana
Onana succederà Qatar

Sul dualismo con Handanovic:

”Penso che Onana debba ispirarsi ad Handanovic, una leggenda del club e del ruolo, e André deve sentirsi come una specie di alunno privilegiato. Samir conosce tutto ciò che c’è da sapere dell’Inter, è una guida perfetta. André deve approfittare dell’esperienza di Handa, aprirsi la porta e conquistare la titolarità”.

Sull’allievo che supera il maestro:

”Sì, questa è una legge della vita. Mi sembra la cosa più normale e naturale che si arrivi a una successione, però in maniera tranquilla. Per come la vedo io, dovrebbero prendere il passaggio di consegne con naturalità”.

Sulla nazionale e il Mondiale:

”Penso che per Onana sia arrivato il momento di affermarsi a livello internazionale anche col Camerun, e non c’è occasione migliore del Mondiale. Sarà titolare in Qatar e deve sfruttare la vetrina e il momento: deve prepararsi mentalmente, godersi il torneo e cercare la consacrazione. È una competizione particolare per quel mix di aspettativa generale e voglia di dimostrare.Ti guarda il mondo, e in Camerun la critica non è mai tenera, la gente si aspetta tantissimo. Però se le cose vanno bene non ti dimenticano più, lo dico per esperienza”.

Giacomo Pio Impastato

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