Inzaghi: “Per battere questa Juve dovremo farlo domani”

Buongiorno cari lettori e lettrici di SpazioInter. A partire dalle 13:15 seguiremo insieme la conferenza stampa di Simone Inzaghi e Samir Handanovic alla vigilia del match di Supercoppa Italiana, Inter-Juventus. Sfida in programma domani alle ore 21:00 allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro.

L’Inter è reduce dalla grande vittoria contro la Lazio, ottenuta grazie alle reti di Skriniar e Bastoni. La Juve invece arriva dalla vittoria a dir poco rocambolesca contro la Roma, decisa da una rete inaspettata di De Sciglio. Inter-Juventus è la sfida delle sfide e domani c’è un trofeo importantissimo in palio.

Di seguito la diretta testuale di due protagonisti nerazzurri: Simone Inzaghi e Samir Handanovic.

Quanto è importante la presenza del presidente domani?

“Sono molto contento della sua presenza. Speriamo di fare una grande gara per lui e per tutti i tifosi”.

Cosa significa giocare con una squadra così importante per un trofeo così importante?

Inzaghi: “Non ci sono favoriti in queste partite. La Juve viene da 8 risultati utili consecutivi, conosciamo bene la Juventus e di finali ne ha giocate tantissime. Saranno importantissimi gli episodi della gara e le motivazioni saranno importantissimi.”

Handanovic: “Il mister ha detto tutto. Io mi aspetto una Juve tosta, è una partita diversa dalle altre. Ci aspettiamo una partita difficile”

Come si batte la Juve?

“Le finali tutte partite particolari, perchè possono essere decise dal singolo episodio. Sappiamo che ci saranno delle difficoltà, dovremo essere bravi ad uscirne.”

Temi che i giudizi di oggi sull’Inter che la vedono favorita per lo scudetto possono essere un problema?

“Non temo i giudizi di oggi, anzi deve essere uno stimolo per noi. Il 20 di agosto, prima che cominciasse il campionato, la netta favorita era la Juventus. Sappiamo che i pronostici li fanno ma conta il campo, fino alla fine sarà una lotta aperta.”

Assenza Calhanoglu e le assenze della Juve possono essere superate responsabilizzando gli altri?

“La Juve è una squadra con una rosa importante per cui Allegri saprà come sostituire gli assenti. Per domani recuperano Bonucci e Chiellini, sicuramente avranno una squadra molto competitiva. Faccio un in bocca al lupo Chiesa, non conosco personalmente il ragazzo ma conosco bene il padre che ha giocato con me alla Lazio. Chiesa è un patrimonio del calcio italiano”

Cosa è cambiato dalla partita d’andata finita 1-1?

“Penso che da quella partita Inter e Juventus sono cresciute tanto. Quella fu una gara un po’ contratta, si sentiva il ritardo in classifica per entrambe. Fu una gara non bella, giocata al di sotto delle proprie possibilità da entrambe le squadre”

E’ più facile avere a che fare con lo spogliatoio quando si ha un capitano forte e riconosciuto come Handanovic?

“Ho avuto grande disponibilità da parte di tutto il gruppo fin dall’inizio. Ho giocato con Handanovic e Kolarov in carriera, mi sono stati di grande aiuto. Kolarov avrebbe meritato di giocare di più ma devo fare delle scelte. Aver giocato con loro mi ha aiutato, ma al di là di loro due tutti i componenti della rosa mi hanno dato grande collaborazione e disponibilità, senza dimenticare come mi hanno accolto la società che mi ha scelto e i tifosi che ci hanno fatto sentire da subito il proprio sostegno”

Come stanno Dzeko e Correa? Per voi giocatori è uno stimolo sapere che solo l’Inter può perdere lo scudetto?

Inzaghi: “Sono tutti in buone condizioni. Dzeko e Correa in ottima condizione. Domani sceglierò la coppia più funzionale, per me avere tutti e 4 gli attaccanti è una grande risorsa.”

Handanovic: “Il campionato è lungo, c’è anche il problema del Covid, dobbiamo stare molto attenti, la strada è ancora lunga.”

Condivide con Scala e Mancini il record di aver battuto due volte la Juve in Supercoppa. Ha un particolare antidoto per questo avversario?

“In Supercoppa ho fatto due finali ed è andata bene, pur partendo da sfavoriti. Motivo d’orgoglio ma ho anche perso una finale di Coppa Italia contro la Juve. Sarà una partita bellissima in uno stadio come San Siro. Sappiamo che non sarà semplicissimo ma daremo il 120%”

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