Inter-Napoli, parla Adani: “Gli uomini partita saranno loro!”

Lele Adani, ex calciatore dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in vista del big match di San Siro tra i nerazzurri e il Napoli.

INTER, COME ATTACCARE – «Allargare la difesa del Napoli togliendo punti di riferimento e accompagnando con le mezzali. Correa e Lautaro possono svolgere bene questo compito». 

BROZOVIC E FABIAN – «Da Brozovic vorrei che oscurasse i passaggi per Osimhen e poi che mandasse fuori tempo la pressione del Napoli con giocate precise. A Fabian chiederei di fare molto bene la prima uscita da dietro e poi di seguire, come fa spesso, l’azione anche nella trequarti avversaria per rifinire o concludere. Tanto gli coprirebbe le spalle Anguissa, che è giocatore di occupazione, interdizione, equilibrio». 

RALLENTARE IL PRESSING – «L’Inter può alternare la pressione alta o la densità bassa. Se aggredisce, il primo compito è dell’attaccante che deve oscurare il passaggio tra i centrali e Fabian Ruiz. Per quanto riguarda Brozovic, invece, di solito ha sempre un avversario che si occupa di lui e potrebbe essere Zielinski». 

Barella Inter Adani

DUBBI INZAGHI – «Nel primo caso è una decisione fisica: se Dzeko fosse al top, sceglierei lui. Altrimenti Correa. A centrocampo Calhanoglu è in crescita e si merita di giocare». 

BARELLA-ZIELINSKI – «Certo. L’Inter ha bisogno di capire come sta Barella, che è imprescindibile anche per il senso di sacrificio. Quando gioca, Barella trasmette entusiasmo. E se è al top fisicamente diventa anche più forte tecnicamente e cerca la giocata. Bisogna vedere come sta, perché in Nazionale non era il solito Barella. Zielinski è il contrario: molto forte tecnicamente, usa destro e sinistro, ma deve essere un po’ trascinato». 

DARMIAN – «Lui sa qual è il suo ruolo e non tradisce mai. Darmian, D’Ambrosio e un altro paio di giocatori con la stessa “testa” rendono lunga e forte la rosa nerazzurra». 

UOMINI PARTITA – «Scelgo due giocatori sotto pressione: nell’Inter Lautaro, che non segna da un po’, e nel Napoli Insigne, che non è stato bravo in Nazionale ma può fare la differenza a San Siro». 

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