Ausilio: “Scudetto non proprio da Inter, è un mese che non abbiamo ansie e godiamo. Mi sento protagonista”

Il DS nerazzurro Piero Ausilio, che svolge questo incarico dal 2014, ma la sua carriera all’Inter dura da ben 24 anni, ha commentato a Inter Tv la conquista del 19esimo scudetto: “Ho rivisto oggi venendo allo stadio tante cose, tanti momenti di gioia, ho avuto la fortuna di far parte di un progetto vincente con la famiglia Moratti, mentre in questi anni abbiamo avuto più sofferenze, è stato qualcosa di diverso ma speciale e io mi sento protagonista. Sono stati anni difficili, è stato un lungo progetto e alla fine abbiamo potuto godere dopo anni di sacrificio”.

Ha analizzato poi il percorso di crescita e il rendimento di alcuni giocatori: “Questo è un grandissimo gruppo che è nato già con Conte l’anno scorso e che si è plasmato attraverso il lavoro e i risultati. Non dimentichiamoci che l’anno scorso l’Inter è arrivata in finale di Europa League e al secondo posto in campionato dietro la Juve. Quest’anno la squadra è stata fantastica, è arrivato un giocatore importante come Hakimi con Vidal e Kolarov, ma loro tre si sono inseriti in un gruppo che già si stava cementando. Si annusava un’aria particolare, io me lo sentivo già che si poteva vincere. La squadra non ha mai passato periodi di difficoltà, credo invece solo qualche momento di stanchezza. Ma non dimentichiamoci che si gioca ogni 3 giorni da maggio

Conclude parlando della mentalità e della situazione nello scorso dicembre 2020: “Dopo l’uscita dalla Champions ci siamo rinforzati nella testa e nella mentalità, poi non ci ha fermati più nessuno. Questo trionfo non è proprio da Inter, parlavo con Zanetti: qui è un mese che la viviamo senza ansie, sorridendo mentre guardiamo le altre partite e godendo. Ricordo scudetti vinti nel finale come a Parma o qualificazioni in Champions League come con la Lazio o l’Empoli, quelle sono vittorie da Inter. Quest’anno ci siamo divertiti un po’ di più, finire primi in un campionato con squadre così competitive e con quattro giornate d’anticipo è stato una cosa pazzesca”.

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