Marotta prima di Inter-Torino: “Siamo soddisfatti di Conte”

Beppe Marotta, ad dell’Inter, nelle consuete parole post partita ha parlato del momento della società. Ecco le parole del dirigente nerazzurro nel pre-partita di Inter-Torino.

LE PAROLE DI MAROTTA

Ecco le parole del dirigente nerazzurro nel pre paprtita di Inter-Torino: Skriniar ed Eriksen bocciati? Assolutamente no. Meglio di Conte non può saperlo nessun altro, giochiamo ogni 3 giorni quindi è normale fare delle rotazioni. Futuro di Conte? Non possiamo che essere felici del suo operato, è normale che dopo alcuni risultati nasca qualche dubbio, ma non ci sono mai stati dubbi su di lui. Credo che non ci siano assolutamente cambiamenti, in società c’è grande soddisfazione, è solo il primo anno di Conte, è normale che dopo qualche partita negativa si lasci magari un po’ andare. Discorsi intorno all’Inter? Serve tempo per giudicare, le pressioni arrivano dall’esterno, non dall’interno, è necessario trovare dei margini di miglioramento e più convinzione in se stessi. Noi ce la giochiamo fino alla fine con la voglia di far bene”.

MAROTTA SU BROZOVIC

Sui fatti legati alla condotta di Brozovic il dirigente dichiara: “Punizione leggera? Sono fatti che dispiacciono, rimane il rammarico perché son ragazzi giovani e devono essere più incisivi nella vita privata, prima c’è il rispetto verso la squadra e la società. Certe cose non si devono mai fare, la multa l’abbiamo fatta e il resto lo valuteremo noi”.

BISOGNA SALVARE LA STAGIONE?

La stagione è da salvare? Ecco la risposta:“Quest’anno è un po’ anomalo, abbiamo dovuto riprendere il campionato, non lo abbiamo voluto riprendere. E si vede da alcune prestazioni altalenanti di questa o quella squadra. Il post-covid ha portato una situazione nuova, oggi si riscontrano tante problematiche, il fatto di aver perso punti contro due cosiddette provinciali fa capire che c’è da migliorare. Il blasone dell’Inter è molto forte per la sua storia, è normale che ci sia una pressione molto forte che arriva dall’esterno. Arrivano mine che possono deteriorare le sensazioni interne, noi dobbiamo trovare maggiore consapevolezza. Ci sono margini di miglioramento, poi vanno considerati i troppi infortuni del centrocampo, spesso e volentieri facciamo fatica ad avere uomini a disposizione”.

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