Tra la gestione dei positivi e distanze da rispettare: ecco come sarà la Serie A del futuro

L’edizione online di Repubblica ha reso noto l’ultimo protocollo della FIGC sul ritorno in campo e sulla Serie A ai tempi del coronavirus.

Il Vademecum della FIGC e della Lega all’insegna della flessibilità

La FIGC e la Lega Serie A hanno ultimato il definitivo protocollo anti contagio per fare ripartire il Campionato entro Giugno.

La caratteristica di questo protocollo è: la flessibilità. Infatti, le procedure da adottare in caso un giocatore o un membro dello staff dovesse risultare positivo saranno decise in relazione all’evoluzione del contagio.

L’edizione online di Repubblica sottolinea che, se il contagio sarà sotto controllo, si potrà adottare il modello “alla tedesca” con la sola persona contagiata (che sia un calciatore o un membro dello staff) messa in quarantena e il gruppo verificato con frequenti tamponi.

Ecco il Vademecum stilato dalla FIGC e reso noto dal quotidiano:

“In caso il virus dovesse rallentare la sua corsa al contagio, anche i tamponi potrebbero essere eseguiti in numero minore. Le 40 pagine di protocollo ricalcano le indicazioni già contenute nelle bozze circolate nei giorni scorsi:

  • il numero massimo di soggetti ammessi allo stadio (squadre comprese) sarà 300.
  • rilievo della temperatura e autocertificazione in cui dichiarare di non avere avuto di recente sintomi.
  • all’esterno del campo sarà obbligatorio indossare mascherine
  • trasferte in pullman organizzate con due mezzi per squadra
  • interviste post-gara fatte tramite video e auricolari monouso
  • divieto assoluto di strette di mano
  • uscita dagli spogliatoi in momenti diversi per le squadre
  • divieto di presenza dei bambini come mascotte
  • vietate foto di squadra

Alla tutela degli arbitri, che dovranno recarsi allo stadio con mezzi propri, provvederà il club ospitante:

  • spogliatoi sanificati
  • pasti mono-dose sigillati
  • ridotti a due gli operatori in sala Var, sviluppato il sistema di comunicazione tramite microfoni-auricolari fra direttore di gara e assistenti

L’ultima parte mette in fila le piccole norme dettate da buonsenso a cui gli ammessi allo stadio dovranno attenersi:

  • vietato soffermarsi a lungo negli spogliatoi
  • vietato soffermarsi in “conversazioni in privato” che comportino la prolungata presenza di più persone in spazi angusti
  • vietato ai giocatori toccare le pulsantiere degli ascensori
  • raccomandata frequente igienizzazione delle mani

Il protocollo, allo studio del Comitato tecnico scientifico del governo, attende di essere approvato, con o senza modifiche, nei prossimi giorni”

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