Moratti: “Zhang vuole fare vincere l’Inter. Conte è un professionista. Un mio ritorno? Non credo”

L’ex Presidente Massimo Moratti ha detto la sua sull’Inter del presente, con un occhio al futuro anche in ottica mercato.

Moratti: il suo legame indelebile con la beneamata

L’ex Presidente nerazzurro Massimo Moratti ha raccontato tutte le sue impressioni sull’Inter del presente, dalla società al Mercato, passando per la figura di Antonio Conte.

Ecco, nel dettaglio, il suo intervento al programma “La Politica nel pallone” su Gr Parlamento.

Moratti: “Suning vuol far tornare l’Inter a vincere”

La volontà della famiglia Zhang è quella di far tornare l’Inter a vincere. Non penso che il coronavirus cambierà il progetto che hanno iniziato. Hanno un potenziale enorme e tanta voglia di fare bene. Siamo in buone mani”

“Il nuovo presidente Steven Zhang è un ragazzo intelligente e sensibile, che ha affrontato questa avventura con senso del dovere e l’Inter gli è entrata nel cuore. Lo apprezzo molto.

“Conte-Mourinho? Due grandi professionisti”

“E’ difficile fare similitudini fra allenatori, sono due professionisti serissimi ma lavorano tanto con grande intensità. Ci credono tantissimo, Conte ci mette l’anima ed è bravo. Ci spero molto”.

Punto sul Mercato

Lautaro? Dipende dalla sua volontà, leggo che il Barça gli starebbe facendo delle offerte esorbitanti a cui è difficile dire di no. Haaland? Verrebbe voglia di prenderlo, e ancora deve esprimere il suo potenziale al 100%. Ma noi abbiamo già Lukaku”…. “. Tonali?  “Abbiamo già Sensi che è molto forte. Cristiano Ronaldo? Me lo aveva consigliato Suarez ma costava troppo”. 

Su Dybala confessa di averlo consigliato a Thohir“E’ un giocatore che mi piace molto, ha tutto per conquistare la gente. Messi è il sogno a occhi aperti di tutti. Ancora oggi resta il più forte al mondo ma non si muove da Barcellona”.

Ripartenza della Serie A

“Dal punto di vista sportivo stiamo creando un mostro con tantissime partite in un mese e mezzo con la probabilità di andare incontro a infortuni, dal punto di vista sanitario non sono un dottore ma mi sembra sbagliato rischiare a portare a tutti i costi a termine la stagione. Io proteggerei di più gli atleti e punterei alla prossima stagione, il virus è ancora qualcosa di molto serio. Si può anche trovare un accordo economico con le tv ma finire il campionato in corso lo trovo inutile e forzante. Io considero il virus ancora serio, dobbiamo fare attenzione”.

Inter del Triplete

 “Il bello di quella squadra era la bellissima complicità e un grande rapporto reciproco, con grande attenzione negli allenamenti e nel lavoro fatto da tutti. E’ stato un anno bellissimo, dove abbiamo raggiunto quei successi che aspettavamo da tempo anche se venivamo da 5 anni molto buoni grazie a due tecnici straordinari come Roberto Mancini e José Mourinho.

Era una squadra molto forte in difesa che è sempre uno dei segreti per raggiunge la vittoria. In quella squadra c’era una straordinaria complicità tra tutti, abbiamo instaurato bellissimi rapporti. La sera del 22 maggio il primo pensiero fu per mio papà, quel trionfo mi fece particolarmente felice per lui”. 

Su un suo ritorno all’Inter

“Mi manca l’adrenalina che nel calcio c’è costantemente. Mi manca moltissimo il dialogo con la gente, che ho ancora adesso ma prima da parte mia c’era un modo di ripagare questo affetto. Cosa che ora non posso fare. Un mio ritorno? Non credo, anche se non è che non ci siano state le occasioni. Ma non mi piacerebbe. La cosa più bella è stata riportare quella coppa (la Champions, ndr) già vinta anche dalla mia famiglia”. 

Sul libro di Chiellini

“E’ un ragazzo intelligente e un paio di battute sui compagni di squadra non gli sono venute bene. L’odio sportivo per l’Inter? Quello può essere consentito”.

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