L’edizione odierna de Il Giornale, pone l’attenzione su uno dei problemi che toccheranno tutti i Club di Serie A, tra cui anche l’Inter: la scadenza dei contratti e dei prestiti il prossimo 30 giugno.
“Il puzzle da risolvere è intricato”
La ripartenza del Calcio italiano, dopo l’emergenza Covid-19, risulta essere parecchio problematica.
L’ultima questione in ordine di tempo, è la scadenza dei contratti e dei prestiti di molti giocatori di Serie A, fissata per il prossimo 30 giugno: data che vedrà ancora lo svolgersi del Campionato.
Come riporta il quotidiano Il Giornale infatti: “Il 30 giugno scadono i contratti a 55 calciatori attualmente nel massimo campionato, che dal primo di luglio diventeranno free agent. Nella stessa data terminano anche tutti i prestiti e circa altri 100 giocatori dovranno ritornare al club di Serie A che ne detiene il cartellino”.
Appare una situazione molto difficile per ogni singolo Club di Serie A. Cosa fare per evitare questo problema? Un aiuto potrebbe arrivare dalla FIFA e dalla UEFA.
“FIFA e UEFA sono consapevoli che la data che certifica le scadenze contrattuali dovrà essere modificata o prorogata, per garantire una parvenza di serietà all’intero sistema e permettere agli stessi giocatori di terminare la stagione nella squadra in cui l’hanno iniziata. Un new gentlemen agreement che coinvolgerebbe, oltre alle istituzioni che governano il calcio mondiale, anche tutte le singole leghe e le associazioni che tutelano gli interessi dei calciatori professionisti”.
Un mano tesa che anche Beppe Marotta e l’Inter accoglierebbero molto volentieri. Infatti, in casa nerazzurra la questione prestiti è molto spinosa.
Si legge sul quotidiano che: ““Il puzzle da risolvere risulta decisamente intricato. Il club nerazzurro dovrà valutare l’eventuale riscatto di Young, Moses, Biraghi e Sanchez, mentre pagherà sicuramente la restante cifra del cartellino di Sensi al Sassuolo. E poi si troverà ad affrontare le questioni legate a Nainggolan, Perisic, Icardi e Joao Mario, considerati fuori progetto, ma prossimi al ritorno alla base dopo il periodo in prestito”.