Carrizo: “Lazio-Inter? Biancocelesti in leggero vantaggio. Lukaku? I numeri parlano chiaro”

Juan Pablo Carrizo, ex portiere nerazzurro e biancoceleste, ha commentato la partita tra Inter e Lazio, prevista per domani sera.

Carrizo: “Conte molto intelligente ed esperto”

L’argentino ha rilasciato delle dichiarazioni riguardo alle aspettative sul match di domenica, ai microfoni di Cittàceleste.it. Ecco le parole dell’ex portiere:

“Si tratta di una partita importantissima, quindi mi aspetto una partita combattuta fino all’ultimo. Entrambe sono in lotta per lo scudetto. La favorita? Difficile dirlo, anche perché conoscono bene la posta in gioco e ne sono consapevoli. La lazio è leggermente in vantaggio perchè ha dalla propria il fattore casa”.

Su Conte e Inzaghi ha aggiunto:

Conte è un mister molto intelligente ed esperto, capace di studiare bene l’avversario. Inzaghi ha dimostrato con i fatti di essere un allenatore di un certo livello. Mi sembra proprio una sfida tra strateghi. Per fortuna non sono in campo e mi godo la partita da fuori”.

Sul confronto tra Immobile e Lukaku e la lotta scudetto ha commentato:

“Immobile è un attaccante che non si scopre ora: già ai tempi del Torino aveva dimostrato di essere un bomber con la B maiuscola. Lui è sicuramente uno dei protagonisti delle prodezze di questa Lazio, insieme ai suoi compagni. Su Lukaku io non avevo dubbi sul suo potenziale e i numeri parlano chiaro: 18 gol in 25 partite. Un debutto in questo campionato straordinario. Lotta scudetto? Un bene per il campionato vedere tre squadre che lottano lì davanti. Spero rimangano tutte e tre lì, così ci faranno restare incollati alla tv. La partita con il Napoli dei nerazzurri è stato solo un incidente di percorso, non penso sia il caso di preoccuparsi”.

L’ex portiere ha anche ricordato qualche dettaglio della sua carriera:

“Mi ricordo della mia prima partita nel campionato italiano contro il Cagliari ed ero molto emozionato. Avevo anche molta pressione nell’indossare una maglia di livello nazionale. Un altro ricordo che mi porto dietro è la Coppa Italia del 2008: era il mio primo anno in Italia, un paese nuovo per me e quindi fu un esordio molto importante. All’Inter è stata una esperienza intensa a livello emozionale: mi sentivo in una famiglia. Infatti questi valori mi hanno poi fatto formare una famiglia a Milano, con l’arrivo della mia prima figlia. Indossare quella maglia e difenderla è stato un onore straordinario. Chi tifo per domani? Non posso rispondere, perchè è come chiedere chi preferisci tra mamma e papà”.

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