Barella: “Ho sempre amato il pallone. Stankovic il mio idolo”

Nicolò Barella, sopresa dell’Inter di Conte in questa prima parte di stagione, ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale della Pirelli. Argomento principale della chiaccherata è stata la sua gioventù, tra Cagliari e pallone.

IL CAGLIARI E IL CALCIO NEL CUORE

“Ho iniziato a giocare per la Scuola Calcio Gigi Riva- ha detto – poi sono passato al Cagliari. Ho sempre amato il calcio, gioco da quando avevo tre anni, grazie a mio papà e mia mamma. Con papà guardavo le partite, mamma mi portava agli allenamenti, sono stati fondamentali”.

Il mio idolo era Dejan Stankovic – ha continuato -. Mi piaceva per il suo modo di intepretare la partita, per la sua passione e per la sua grinta. Oltre che per il talento. Se andavo allo stadio? Sì, ci andavo. Tifavo Cagliari, c’è tanto senso di appartenenza in Sardegna, e mi accompagnanavo i miei genitori; una volta cresciuto ci andavo con i miei amici. Non sono andato in trasferta, come facevo a saltare la partita e dire di no al pallone?”.

Non ho mai chiesto autografi in vita mia – ha concluso-. Può sembrare strano, ma ero troppo timido e un po’ mi vergognavo. Lo vedevo come se fosse un disturbo. La partita che più mi è rimasta impressa? Cagliari-Napoli 2-1. I Napoli segnò con Hamsik a inizio secondo tempo, poi Matri e Conti la ribaltarono al 93′ e 94′. Quell’anno il Cagliari si salvò arrivando 16esimo, mentre lo scudetto lo vinse l’Inter di Mourinho”.

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