Lautaro, Toloi e Lykogiannis: quando la differenza la fa la competizione

Chissà se anche oggi se ne parlerà su tutti i giornali. Chissà se anche oggi, a distanza di soli due giorni, le trasmissioni sportive forniranno immagini, inquadrature e letture di ogni tipo sull’argomento. Chissà se anche oggi Rizzoli interverrà sbigottito sull’argomento. Probabilmente no, perchè diciamolo: a chi è mai interessato della Coppa Italia?

DIFFERENZE? TRA COPPA E CAMPIONATO O TRA INTER E QUALCOS’ALTRO?

Minuto 32 del primo tempo, Inter in vantaggio per due a zero sul Cagliari in Coppa Italia. Lazaro tenta l’incursione dalla destra, crossa dal limite del lato corto dell’area di rigore e il pallone ferma la sua corsa sul braccio sinistro di Lykogiannis. Palese, evidente, ma non per Chiffi. Il direttore di gara lascia correre, ma tutti pensano che alla prima interruzione il Var possa intervenire per correggere la decisione dell’arbitro. Macchè, rimessa laterale battuta e via, tutto come se nulla fosse.

Bisogna chiarire un aspetto, prima di proseguire: un rigore, se c’è, va fischiato. Sempre, senza alcuna distinzione. Va fischiato se una squadra sta vincendo 3-1 a Napoli, così come va fischiato se la stessa squadra sta vincendo 2-0 in casa col Cagliari in Coppa Italia. Invece no, sembra che un rigore sia tale solo quando a commettere il fallo sia un giocatore dell’Inter. Guai, poi, se in mezzo c’è l’Atalanta delle Meraviglie!

RIZZOLI, I QUOTIDIANI E UN’ABITUDINE ESAGERATA

Perchè poi, nei vari giudizi, serve sempre uniformità. Lo ripetiamo: un rigore, se c’è, va fischiato sempre. Poi chiaro, l’arbitro può sbagliare, ma serve chiarezza e correttezza nelle valutazioni che vengono fatte a posteriori. Gasperini nel post partita sembrava scosso e allibito – quando accadde un episodio simile contro la Juventus, però, la colpa era della tecnologia Var “poco chiara“.

I giornali con la foto del contatto in primo piano, trasmissioni serali alla costante ricerca della miglior inquadratura possibile, pur di dimostrare che sì, il rigore c’era e non averlo fischiato è stato un errore clamoroso, quasi inaccettabile. Poco importa se a tre minuti dalla fine, lo stesso arbitro ne abbia concesso uno parecchio generoso per un mezzo tuffo di Malinosvky. Ma allo stesso tempo sono certo – e me ne prendo la responsabilità – che se Muriel avesse realizzato il rigore della vittoria, tutto questo teatro non sarebbe stato montato allo stesso modo.

Addirittura Nicola Rizzoli, designatore della CANA, aveva parlato del contatto Lautaro-Toloi definendolo un errore umano. Un’intervista lunga, in cui parlava di arbitri probabilmente non in forma con continui riferimenti all’accaduto, quasi a voler colpevolizzare l’Inter di aver “abusato” di suddetto errore.

E ADESSO?

Dopo la partita di ieri sera, vinta dall’Inter per 4-1, sono certo che nessuno griderà allo scandalo o al complotto. In fondo è il Cagliari, dai…stava già perdendo 2-0, mica si poteva fischiare il rigore. “Tanto la partita l’avrebbe vinta comunque” (giuro, ho letto anche questo). Uniformità di giudizio, dicevamo. Anche per l’ammonizione rimediata, per proteste, da Sensi a dieci secondi dalla fine, quando Chiffi aveva lasciato proseguire l’azione nonostante un evidente body-check al limite dell’area sarda ai danni dell’ex Sassuolo. Tanto la partita era finita, che senso aveva fischiare la punizione. Ah, e ti lamenti pure? Allora beccati il cartellino giallo, così impari!

Ironia a parte, anche se c’è poco da essere ironici, parliamo di un sistema che non va. Non può esserci indignazione il lunedì e menefreghismo il martedì. Il cielo non può essere azzurro un giorno e viola il giorno dopo. Bisogna intraprendere una strada, ma bisogna farlo chiaramente: c’è un rigore? Bene, sbaglia l’arbitro o sbaglia il Var, ma lo fa per tutti. Senza distinzione di casacca, blasone o qualsiasi altro aspetto.

Chissà cosa diranno oggi i vertici della classe arbitrale, o gli esperti opinionisti dei programmi sportivi, o le prime pagine dei quotidiani. Probabilmente nulla, anzi sicuramente nulla, perchè il messaggio che si vuole far passare è chiaro e incontrovertibile. Ci sono rigori di Serie A e rigori di Serie B, o meglio: ci sono rigori da Campionato e rigori da Coppa Italia, ed evidentemente i primi sono più importanti dei secondi. Sarà così sempre, o dipenderà da chi sarà in campo in quel momento? A voi la risposta, in attesa del prossimo turno della competizione.

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