Le tre speranze dei tifosi nerazzurri per il 2020: vincere, crescere e…

Niente male la chiusura di 2019 per l’Inter di Antonio Conte, ma è già arrivato il momento di voltare pagina: nuovo anno, nuove speranze. Eccone tre che la redazione di SpazioInter nutre per questo 2020:
1. Tornare a vincere
2. Continuare a crescere sia dentro che fuori dal campo
3. Conferma di Sebastiano Esposito

Ogni buon proposito ha il suo perché. Scopriamoli insieme…

TORNARE A VINCERE

Il popolo nerazzurro è a digiuno da tanto, troppo tempo. L’ultimo trionfo, infatti, risale al 29 maggio 2011: allo Stadio Olimpico di Roma, una doppietta di Samuel Eto’o e un gol di Diego Milito piegano il Palermo (3-1) in finale di Coppa Italia.

Con l’arrivo del 2020 diventano 9 gli anni senza trofei. Tutto ciò non è da Inter e la speranza è quella di ritrovare la strada del successo. Il che non vuol dire per forza Scudetto, che nonostante la situazione attuale resta un obiettivo molto complesso. L’Europa League è alla portata e potrebbe ricucire le ferite lasciate dall’eliminazione dalla Champions. O ancora la Coppa Italia, per riprendere da dove avevamo lasciato… Che sia la volta buona?

CONTINUARE A CRESCERE

Finalmente la crescita della società fuori dal campo è stata accompagnata da buone prestazioni della squadra, ma nel 2020 occorre ripetersi. Il gruppo Suning si sta comportando splendidamente portando il valore del brand a livelli mai visti prima (quest’anno ha registrato un +119%); in più ha iniziato una rivoluzione della rosa che inizia a far vedere i suoi frutti.

Se nel 2020 Zhang porterà a Milano giocatori pronti per vincere e puntellerà la rosa ad hoc pensando anche agli esuberi, allora i tifosi possono ben sperare. Babbo Natale è passato, ci penserà la società a farci qualche regalino?

SEBASTIANO ESPOSITO

A soli 17 anni, 5 mesi e 19 giorni ha trasformato un rigore con la freddezza di un veterano ed è diventato il più giovane calciatore dell’Inter a segnare un gol a San Siro (battendo sul tempo anche lo zio Bergomi). Sebastiano Esposito ha scelto proprio l’ultima partita del 2019 per sbloccarsi; che sia di buon auspicio per il nuovo anno? Il ragazzo ha le carte in regola per ritagliarsi – con tutta la calma del mondo – il giusto spazio nella gerarchie di Antonio Conte.

Poi, si sa, noi interisti ci innamoriamo facilmente. Sul fatto che sia nata una stella non ci sono dubbi… ma sarà nata anche una bandiera?

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