I 3 peggiori giocatori del 2019

Il 2019 è stato un anno dalle emozioni molto variegate per i tifosi interisti. I risultati della squadra sono sempre venuti prima di tutto, e in questo senso la qualificazione in Champions va considerata come un successo. Ma l’annata è stata positiva solo sotto serti aspetti, e se alcune colpe possono essere addossate all’allenatore di turno, altre non possono che essere degli interpreti sul campo. Molti in questo anno solare non hanno brillato: ecco i peggiori 3.

MAURO ICARDI

Questa “lista” è quella dei peggiori 3, è vero. Ma è ovvio che con peggiori non si miri ad un giudizio in senso assoluto, altrimenti Mauro Icardi non figurerebbe in questo articolo. Perchè Mauro Icardi non era, e non è, tra i più scarsi: anzi, è molto, ma molto, forte. A volte però essere forti non basta. L’ex capitano riesce infatti nell’impresa di cestinare stagioni su stagioni passate a segnare, trascinare la propria squadra e abbattere record con pochi mesi di questo 2019. Complice un inizio anno in sordina a causa del caos che cominciava a vorticare intorno al suo rinnovo, il periodo di Icardi all’Inter, verso febbraio, cominciava a vivere una leggera flessione. Nulla di irreparabile, ancora. Finchè prima del match contro il Rapid Vienna non succede il patatrac con il rifiuto della convocazione da parte di Spalletti. Dopodichè, una inspiegabile successione di eventi, dichiarazioni ed uscite fuori luogo al limite del grottesco e del comico hanno contribuito a fare il resto. Niente più fascia, addio campo e sintonia con società e tifosi. Anche quando Spalletti lo reintegra, Icardi non è più lo stesso in campo. Infine la gara con l’Empoli, l’ennesima opaca dal suo rientro, con tanto di rigore sbagliato: peggio di così, francamente, era difficile chiudere questa storia.

DALBERT HENRIQUE

La Worst 3 prosegue con Dalbert Henrique, terzino brasiliano attualmente in prestito alla Fiorentina. L’ex Nizza non è mai parso a suo agio nella squadra meneghina, vittima di una personalità che non lo ha aiutato a reggere l’urto di un salto in una big. Dalbert è stato una scommessa. Persa, purtroppo. Non si è rivelato tanto efficace in attacco quanto si sperava, a differenza di Cancelo, e non ha saputo rimediare con la fase difensiva. Ha alternato prestazioni un minimo incoraggianti ad altre completamente incolori e troppo insicure. L’immagine della sua parentesi in nerazzurro è rappresentata dalla sciagurata entrata in campo contro l’Empoli. In meno di 20 minuti ha fatto più danni della grandine, mettendo a repentaglio gli sforzi di una stagione. La sue quotazioni sembravano in rialzo con Conte, ma non ha fatto in tempo a redimersi per l’arrivo di Biraghi.

IVAN PERISIC

Il croato torna ad Appiano Gentile nell’estate del 2018 da vice-campione del mondo, ma non riesce quasi mai a ripetere le prestazioni degli anni precedenti. Con il suo apporto al ribasso, viene a mancare uno dei pilastri della squadra. Per le aspettative che si avevano, il 2019 di Ivan Perisic è stato molto deludente in rapporto a quanto avrebbe potuto dare. Poche volte trascinatore, quasi mai leader, nel periodo di maggior difficoltà della squadra durante l’uragano Icardi non fa quello che si pretende da un giocatore della sua caratura: issarsi a faro della squadra per trainarla fuori dalla tempesta. Solo timidi accenni di tutto ciò, in mezzo a tanta confusione e incostanza. Nonostante goda dello status di semi-intoccabile nella rosa spallettiana, gli acuti del 2017-2018 si fanno oltremodo attendere, per poi non arrivare mai. Tutti avrebbero scommesso su un rilancio con Conte, ma il 3-5-2 miete un’altra vittima e l’ex Wolfsburg è costretto a fare le valigie. Scelta giusta: c’è bisogno di aria nuova, per lui e per l’Inter.

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