Lautaro, un mix tra Tevez e Aguero

Lautaro Martinez sta facendo grandi cose con la maglia nerazzurra ed è divenuto un giocatore imprescindibile per Antonio Conte. Sotto la guida del tecnico italiano, l’attaccante argentino cresce sempre di più e si avvicina a essere un top player mondiale.

Lautaro, a chi assomiglia come giocatore?

Sono tanti i nomi che possono essere accostati al Toro, da Milito a Crespo, grandi attaccanti argentini che hanno fatto la storia dell’Inter. Ma più di tutti la figura di Lautaro si avvicina a quell’idea di attaccante come Tevez e Aguero.

In alcune caratteristiche ricorda molto l’Apache: per la grinta e la cattiveria nel cercare la palla, per la forza fisica nelle gambe con cui riesce a tenere testa ai difensori. Quel fuoco negli occhi, tipico degli argentini, di chi ha dovuto scegliere la via del calcio per scappare dalla vita del barrio. Del Kun, invece, ricorda molto per il fiuto del gol, il senso della posizione in area di rigore e la capacità anche di saper giocare fuori dall’area. Un mix, dunque, che descrive un giocatore capace sia di segnare, sia di poter giocare palla al piede.

Giocatore totale

La sensazione è che Conte abbia trasformato l’argentino in un attaccante completo, che si trova a suo agio sia fuori che dentro l’area avversaria. Un giocatore pericoloso in qualsiasi posizione, perfino di testa nonostante la sua statura, fisico ma anche tecnico, capace di giocare nello stretto e con la palla al piede.

Se le movenze ricordano mostri sacri come Aguero e Tevez, il Toro deve ancora dimostrare di essere un giocatore vincente e decisivo come sono stati il Kun e l’Apache nella loro carriera. La strada è ancora lunga, ma per ora ci sono tutte le premesse affinché Lautaro diventi un giocatore top a livello mondiale. Non a caso metà Europa ha gli occhi puntati sull’argentino e perfino una leggenda come Messi vorrebbe averlo come compagno al Barcellona.

Il destino ha voluto che esordisse con la maglia del Racing, proprio sostituendo Milito, e che approdasse nel pianeta Inter. Una sorta di passaggio di testimone, da un argentino ad un altro. Chissà che non sia lui il nuovo Principe a diventare Re e a lasciare tracce indelebili sulle pagine di un libro che si chiama Inter.

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