Inter-Lautaro, il rinnovo può attendere: c’è distanza tra domanda e offerta, ma Marotta ha una certezza

Dopo una stagione di alti e bassi alle spalle di Icardi, Lautaro Martinez è finalmente esploso: da quando Conte siede in panchina sono già 13 i gol messi a segno, 4 in più rispetto a quelli del 2018/19. L’Inter sa di avere tra le proprie mani un talento puro, ma sa anche che con un rendimento del genere il Toro non fa altro che attirare l’attenzione di club prestigiosi (tirandosi dietro anche altri discorsi economici). Il Corriere della Sera ha parlato dell’interesse reale del Barcellona e della questione rinnovo; leggiamo tra le righe…

MESSI VOTA LAUTARO

Da contratto, Lautaro è legato ai colori nerazzurri fino al 2023. Se il Barcellona volesse realmente strapparlo all’Inter, potrebbe fare solo ed esclusivamente una mossa: pagare la clausola da 111 milioni in un’unica soluzione durante la prima metà del mese di luglio. Sebbene il Barça sia considerato un club “amico”, il rischio che questo possa succedere è molto più elevato di quello che si potrebbe pensare dal momento che è il sei volte pallone d’oro Lionel Messi a richiederlo. I due fanno coppia nell’albiceleste e Messi vorrebbe averlo come partner d’attacco anche al Camp Nou. Un’idea che non può passare inosservata, ma per il momento ci rassicuriamo con le dichiarazioni di Martinez: “L’Inter è casa mia“.

TEMPISTICHE DEL RINNOVO

Stasera sugli spalti di San Siro, oltre alla fidanzata Augustina ci saranno anche i procuratori Beto Yaque e Rolando Zarate. Che siano venuti per il rinnovo? No. L’Inter vuole ovviamente blindare il talento di Bahia Blanca, ma per quello che filtra da viale della Liberazione non è previsto alcun summit prima della prossima primavera. Solo in quel periodo si potrà parlare di un aumento dell’ingaggio (attualmente pari a 1,5 milioni di euro netti all’anno), ma ci sarà da lavorare perché domanda e offerta sono abbastanza distanti; dovesse continuare su questi ritmi poi… A questo punto il timore è quello che i due siano venuti a Milano per approfittare della compresenza della delegazione blaugrana e avere dei primi contatti. Si tratta solo di un’ipotesi, tanto improbabile quanto inopportuna.

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