Veron: “L’Inter può porre fino al dominio della Juve”

Lunga intervista rilasciata dall’ex centrocampista argentino a 90min.com, nella quale ha analizzato due sue celebri compagni di squadra e ha parlato della lotta al vertice in Serie A

“SPERO CHE LA SERIE A RITORNI AD AVERE LE 7 SORELLE”

La Brujita, Juan Sebastian Veron, torna a parlare di Inter. E lo fa in una intervista in cui al centro ci sono le due avventure europee che ha vissuto, cioè Italia ed Inghilterra, ma anche Maradona e Messi, suoi compagni in nazionale.

Su Diego e Leo e le loro differenze, Veron dice: “L’epoca, per la velocità del calcio. Le personalità, in senso buono. Diego ha segnato un’era e oggi Messi si distingue per doti diverse, una concezione differente di giocare a pallone. Sono entrambi senza dubbio due giocatori rimasti nella storia del calcio mondiale e per questo non posso che ritenermi onorato di essere argentino”.

E sul più forte tra i due, l’argentino non si sbilancia: È difficile, molto complicato esprimere un giudizio. Alcuni dicono Maradona, perchè ha vinto una coppa del Mondo.Chi invece non l’ha visto e ha visto giocare Messi ti dirà Messi. Penso che quel tipo di confronti con i giocatori che ci hanno riempito gli occhi e il cuore con uno splendido calcio sia molto ingiusto. Certe discussioni non portano a nulla, sembrano inutili.”

E venendo all’Italia, e all’Inter, Veron si dimostra molto fiducioso sul nuovo progetto interista: Il vantaggio che la Juventus ha sugli altri è l’aver mantenuto un’identità propria. Sebbene abbiano affrontato molti problemi, sono comunque riusciti a mantenere quella forza del club, della società. L’Inter ha subito diversi cambi di proprietà e oggi sembra proprio che la situazione si stia finalmente stabilizzando. È successa la stessa cosa sia al Milan che all’Inter, con l’addio di Berlusconi e Moratti. Sono squadre con una grande storia, che stanno cercando di trovare la loro identità. La Juve ha poi preso le distanze, ma l’Inter può porre fino al dominio bianconero: ciò che spero è che ad un certo punto la Serie A torni ad essere un torneo non solo a 3. All’epoca c’erano le “7 sorelle” e questo lo rendeva molto più spettacolare”.

 

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