Materazzi: “Conte dovrà farsi amare! Icardi? Vi dico che…”

In pieno centro a Milano, a margine dell’evento Sisal “20 anni di goal”, Marco Materazzi ha rilasciato una lunghissima intervista. Molti i temi toccati dall’ex difensore del Triplete sulla colonne della Gazzetta dello Sport, con una sola eccezione: il caso Icardi.

L’INTERVISTA

Innanzitutto, si parla della nuova Inter, sotto la guida di Antonio Conte:

«Conte ha una grandissima occasione: quella di farsi amare sportivamente dopo che è stato odiato visto il suo passato, oltre a farsi odiare dagli juventini. Ne ha i mezzi, perché è in un club importante, con una storia da rispettare, ha una grandissima società alle spalle, un’ottima squadra che porta 70mila persone allo stadio ogni partita. Ovunque è andato, ha dimostrato di tirar fuori il 100% per chi lavora per il proprio club. In questo è simile a Mou. Anche se sono due profili totalmente diversi: uno che è stato amato dalla gente, l’altro che deve farsi amare».

La seconda domanda riguarda il rapporto fra Mourinho e Materazzi, poiché in Inghilterra danno la coppia come favorita sulla panchina del Newcastle:

«Probabilmente è il mio più grande desiderio da quando ho smesso di giocare a calcio. Vorrebbe dire iniziare con il numero uno: chi non vorrebbe farlo? Ma ci sono anche dei vincoli che non ti permettono di tirare su uno squadrone in pochissimo tempo. Non credo che i tempi siano maturi».

Visto il loro rapporto, è obbligatorio fra anche un pensierino su un ritorno in Italia:

«José è tornato al Chelsea e ha vinto: in futuro non si sa mai, di certo qui può andare in una squadra sola…».

Da ex senatore dello spogliatoio, è stato chiesto a Marco di esprimere un parere su Icardi: vale la pena sacrificare i suoi 124 goal per un attaccante più costoso e che dovrebbe ambientarsi?

«Non so cosa sia successo nei mesi scorsi, quindi se parlo manco di rispetto al club, a Conte e a Mauro. Dzeko e Lukaku comunque sono fortissimi. Negli anni hanno già dimostrato tanto, soprattutto Dzeko in quanto a continuità».

Proprio in un’altra intervista alla Gazzetta, Marco disse che la Juve era avanti dieci anni rispetto alla concorrenza. Quali sono le sue impressioni ad oggi? 

«E dopo otto scudetti consecutivi spero che ora si cambi. Di sicuro Conte ha una grande voglia di battere il suo passato. Bisogna essere ambiziosi. La società è disposta a prendere 3-4 big. Il pubblico c’è, a San Siro l’atmosfera è incredibile: bisogna far sì che la squadra sia trascinata verso un risultato importante».

La parte finale dell’intervista verte sui temi delle rivali. Quali sono le rivali per la Juve?

«Il Napoli ha un grande allenatore e inserirà pedine importanti su un telaio consolidato. Il Milan, che pure sembra indietro rispetto alle altre, ha avuto il merito di riportare al centro del villaggio un fuoriclasse come Maldini».

E infine una considerazione sulla Juve, Maurizio Sarri e il ritorno di Gigi Buffon.

«Probabilmente i dirigenti bianconeri hanno scelto il tecnico toscano convinti che possa avvicinarli alla Champions. Lo stesso chiodo fisso che riporterebbe a Torino Buffon».

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