ANALISI – Udinese-Inter 0-0: poco movimento senza palla, manovra sterile

Terzo pareggio nelle ultime tre gare, l’Inter frena anche alla Dacia Arena di Udine. I nerazzurri giocano un discreto primo tempo ma senza essere mai effettivamente pericolosi. Nel secondo tempo si assiste ad un tracollo fisico della squadra. L’Udinese si dimostra una squadra molto organizzata e quadrata.

LE SCELTE DI TUDOR E SPALLETTI

Igor Tudor conferma ben 10/11 della formazione vista a Bergamo. L’unico cambio è Nuytinck al posto dello squalificato Samir.

Luciano Spalletti, invece, conferma il consueto 4-2-3-1 e rispetto alla gara interna contro la Juventus si presenta con due novità. La prima è quella di Borja Valero e non Gagliardini al posto dell’infortunato Vecino, mentre la seconda è l’esclusione di Icardi con Lautaro scelto come unica punta.

IL PRIMO TEMPO: UDINESE BEN ORGANIZZATO, INTER A TRATTI

Igor Tudor imposta la propria squadra con 3-4-3 che in fase di non possesso si trasforma in un 5-4-1 molto difensivo e compatto. I nerazzurri, invece, si tramutano in un 4-4-1-1 quando sono i friulani ad attaccare.

Nel primo quarto d’ora i ritmi sono molto elevati con l’Inter che prova a far girare palla velocemente. E’ Brozovic ad impostare la manovra nerazzurra; il croato costruisce le trame di gioco sfruttando soprattutto le corsie laterali e quindi preferendo perlopiù l’ampiezza del campo.

Nella fase centrale del primo tempo il ritmo della gara cala, la squadra di Igor Tudor pressa molto alto e spesso riesce a far rintanare gli avversari. Al 18’ il tecnico croato piazza i suoi in un 5-3-2 molto più quadrato.

I difensori friulani vanno in completa difficoltà quando sono pressati e di questo particolare gli attaccanti nerazzurri non approfittano più di tanto. Un’Inter che, scattata la mezzora di gioco, fa poco movimento senza palla, la fluidità della manovra è molto paziente ma al tempo stesso sterile permettendo così agli avversari di attendere senza grossi problemi.

L’Udinese è brava, in diverse circostanze, a cogliere impreparata l’Inter affidandosi a recuperi palla e ad immediate verticalizzazioni.

Nella prima frazione di gioco la squadra di Luciano Spalletti riesce a creare azioni pericolose solamente con tiri dalla distanza; ci prova prima Nainggolan, poi Politano ed infine Brozovic.

IL SECONDO TEMPO: LA GARA SI SPEGNE

La ripresa si apre con due occasioni per parte da fuori. Prima ci prova Lautaro, poi Mandragora.

Sembra quasi il preludio ad un secondo tempo più vivace ma non sarà cosi.
L’Udinese prova ad adottare un atteggiamento meno attendista, almeno nei primi minuti della ripresa. L’Inter, invece, sembra stanca fisicamente e sono molti gli errori tecnici commessi sin dai primissimi istanti.

Al 62’ Spalletti prova a rompere l’equilibrio della gara sostituendo uno spentissimo Borja Valero per Icardi, quindi andando a posizionare i suoi giocatori con un lineare 4-4-2. E’ Nainggolan ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti.

I nerazzurri vanno a fiammate, i reparti sono staccati ma riescono a rendersi insidiosi con le palle ad incrociare con l’asse D’Ambrosio-Perisic sempre molto caldo.

Fuori Politano e Lautaro e dentro Candreva e Keita. Così il tecnico nerazzurro prova a dare una sterzata alla gara ma il risultato non si sbloccherà nonostante il forcing finale.

Una ripresa giocata in maniera similare a quella contro la Juventus; ciò che preoccupa è probabilmente questo calo fisico che sta attanagliando l’Inter ormai da diverse giornate.

Impostazioni privacy